Porto di Cagliari: 140 milioni di euro di investimenti

Quasi centoquaranta milioni da investire nei prossimi anni per il rilancio del . Lo ha annunciato questa mattina il presidente dell’Autorita’ portuale Piergiorgio Massidda nella conferenza stampa di riepilogo di un anno di attivita’ alla guida dello scalo marittimo. ”Non abbiamo tutti questi soldi – ha spiegato – ma ci stiamo attivando per reperire tutte le risorse che ci servono per garantire sviluppo e soprattutto tanto lavoro”.

Tra gli obiettivi dell’Authority anche quello di ampliare la rete di rapporti internazionali nel settore merci: gli ultimi accordi sono quelli stipulati con l’est europeo con Riga e Kalingrad. La scommessa si chiama Porto canale: avviati i lavori per il distretto della cantieristica (6 milioni), mentre e’ in fase autorizzativa il progetto delle opere a mare per un totale di 26,5 milioni. Per il traffico merci la svolta potrebbe arrivare, sempre nel , con il nuovo Punto di ispezione frontaliera con esperti in grado di dare l’okay all’arrivo di frutta o carne: il bando e’ stato pubblicato due settimane fa, l’importo e’ di 1,5 milioni.

In corso di ultimazione anche le opere di infrastrutturazione destinate al distretto industriale e alla zona franca. Progetti anche per la zona che va dal porto Canale a Sarroch. ”Sta arrivando molta sabbia – ha anticipato Massidda – e d’accordo con il comune potrebbe essere il caso, ad esempio a La Maddalena spiaggia, di avviare un ripascimento”.

Un modello cagliaritano per la zona Franca in Sardegna imboccando la strada proposta dalla per Amburgo. ”Su questo percorso – ha spiegato il presidente dell’Authority – ci stiamo muovendo in Italia solo noi e Trieste. Ci stiamo lavorando anche grazie all’aiuto di grossissimi esperti del settore: serve una formula che vada oltre la zona franca fiscale e doganale. Cagliari sta parlando di queste possibilita’ anche con Monti: la situazione non e’ semplice, ma contiamo presto di arrivare a una soluzione”.

Bocciata la zona franca doganale: ”Dovremmo chiudere tutto e recintare e i lavoratori della zona dovrebbero entrare con il passaporto. Con vantaggi economici tutti da valutare”, ha chiarito Massidda.

Trasporto via acqua attraverso il canale di guardia tra aeroporto e porto in vista del decollo dell’home port per le crociere. ”L’insolito sistema di trasferimento – ha anticipato il numero 1 dell’Autorita’ portuale di Cagliari – potrebbe essere utilizzato sia per i bagagli sia per un avvicinamento ‘naturalistico’ alla citta’ in mezzo a canali e stagni”. Per quanto riguarda il turismo, Massidda ha ricordato che l’Authority si sta muovendo per lanciare il porto storico come meta dei grandi yacht: ”Cagliari puo’ diventare un grande centro internazionale per il diportismo”, ha sottolineato.