Porto di Bari: incremento del settore crocieristico

Nel mercato delle crociere, Bari, punta a diventare il porto di riferimento del medio e basso Adriatico e uno tra i dieci del Mediterraneo. Parlano chiaro i dati statistici riferiti ai primi sei mesi del 2012, che confermano le potenzialità dello scalo del capoluogo di regione e inducono all’ottimismo per le stagioni a venire. A Bari, le crociere vanno a premiare il modello di business e la formula di prodotto proposti: con 213 toccate (, MSC, , Silver Sea, AIDA, e altre minori)  si stima, infatti, che a chiusura della stagione, sarà raggiunto il record di 630mila passeggeri.

 

“Il mercato crocieristico conferma nel , la propria stabilità e attrattiva di sempre, nonostante la congiuntura economica sfavorevole ed i recenti accadimenti – dichiara – Il porto di Bari si conferma come homeport internazionale, con i voli charter operati dalla Spagna e dalla Francia, un riconoscimento in più del buon livello di integrazione intermodale e ottima sinergia tra il sistema aeroportuale e quello portuale del capoluogo di regione. Una prima analisi previsionale sul 2013 – annuncia Mariani- ci consente di ipotizzare un incremento delle toccate, sia in termini di movimentazione passeggeri che di nuovi vettori”.

La crescita del settore, infatti,  è sostenuta in primo luogo dall’aumento del numero di passeggeri in imbarco dal porto di Bari, che nei primi sei mesi del 2012 sono stati 48.403, +10mila, rispetto alla scorsa stagione. Dati questi, che incorniciano un movimento passeggeri, nel periodo di riferimento, di 309.191 unità.  I dati riferiti alla chiusura del primo semestre 2012 riportano, quindi, un valore positivo riferito alle crociere, quel record del + 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso, che in termini assoluti si traduce con un totale di circa 35mila passeggeri in più. La prova che il grande progetto di destagionalizzazione turistica delle crociere a Bari,  sta riscontrando pieno successo.
In questo settore, il porto di Bari cresce in termini percentuali, facendo leva sul suo ruolo di home port,  sugli imbarchi (25% ) oltre che sui transiti (11%) , grazie alla presenza contemporanea delle sempre più grandi navi ammiraglie della Costa Crociere, Msc Crociere e Royal Caribbean Cruise Line,  quest’ultima da quest’anno a Bari svolge attività di home porting.

Sempre in questo primo semestre 2012, crescono in termini di movimento passeggeri,  anche i singoli vettori. Costa Crociere, vede a Bari, un incremento di circa 20mila passeggeri rispetto allo scorso anno – dovuto in gran parte alla concomitante presenza di ben cinque navi della flotta, comprese le due nuove ammiraglie, Favolosa e Fascinosa – con picchi di crescita soprattutto negli imbarchi,  (+47%), segno tangibile della vocazione del porto di Bari ad essere utilizzato sempre più come Home Port, ovvero come punto di partenza o arrivo della crociera. Incremento pure, ma in misura più lieve, si registra nelle quote di traffico, già peraltro alte, dei passeggeri della compagnia crocieristica MSC, al momento principale cliente del porto di Bari, che a fine del primo semestre di quest’anno, ha totalizzato ben 148.436 passeggeri. A seguire,  la Royal Caribbean con 31.533 passeggeri, 6 mila circa dei quali, quest’anno, per la prima volta, hanno utilizzato Bari come home port. Importanti anche le presenze della Aida,  un ritorno importante nel porto di Bari e quarta compagnia per volume di traffico generato,  che ha totalizzato alla fine del primo semestre, 7.737 passeggeri.
Si stima, in termini generali, che le operazioni crocieristiche siano aumentate significativamente negli ultimi cinque anni, con picchi che hanno raggiunto sino all’80%, tra il 2005 e il 2010, andando a sopperire alla drastica diminuzione del traffico traghetti, dalla Grecia.

I dati riferiti alle crociere, riflettono una crescita ancora maggiore se rapportati al 2008. In questo caso, si può affermare che il dato complessivo attribuito al movimento crociere ha vissuto una eclatante affermazione. E sono i numeri a dimostrarlo. Più nello specifico, considerando i primi sei mesi dell’anno, si è passati dai 236.405 (2008) a 309.191 passeggeri (2012), raggiungendo il record di crescita del 47%, solo a considerare i transiti. Circostanza, quest’ultima, che consente di fare qualche analisi sui flussi di incremento di questo particolare segmento di traffico nel porto di Bari, essendo principalmente costituito da passeggeri in transito. In effetti, l’attività di transito ha un’importanza crescente, grazie alla vicinanza di Bari ad attraenti destinazioni turistiche.  Il porto di Bari,  c’è da dire, guida anche la graduatoria relativa alle proposte di escursioni. . Si tratta di un indicatore utilizzato per verificare quanto i dintorni di una località risultino attrattivi per i crocieristi che possono usufruire della possibilità di effettuare escursioni. La maggioranza delle escursioni è legata al prodotto culturale (nelle varie declinazioni, dalla generica visita alla città agli itinerari tematici), ma i prodotti proposti sono vari e spaziano dalla natura allo shopping allo sport.

Alberobello, Castel del Monte, Castellana Grotte, Polignano e Trani, e la vicina Matera, assieme alle eccellenze storiche architettoniche e religiose della città di Bari, sono, oggi,  tra le più accreditate mete escursionistiche delle più grandi compagnie da crociera. Crocevia di ben tre siti Unesco e punto di eccellenza  in Italia del turismo religioso legato al culto di San Nicola, il porto di Bari è dunque una vera e propria area strategica per il rilancio urbano ed economico della città e del suo territorio. Volano di sviluppo, dunque, per la città e anche, indirettamente, per il territorio provinciale.

In una fase di crisi economica profonda, il porto di Bari, ha contribuito fattivamente a creare  occasioni di crescita economica e sviluppo dell’occupazione con una serie di innumerevoli attività cosiddette port related, ad esso funzionalmente collegate. Una grande opportunità di rilancio di un importante segmento dell’economia regionale, anche in considerazione di eventuali nuove forme di impiego, nei settori della cultura, dei servizi alla persona e, in particolar modo, del commercio, con notevoli ricadute sull’artigianato e sull’enogastronomia. Bari non si sottrae di certo a questa regola. Si tratta di una consistente porzione del movimento passeggeri, in grado di offrire nuove opportunità imprenditoriali e commerciali, richiedere nuove professionalità e nuovi posti di lavoro, nell’arco di tutto il territorio provinciale e anche più.

I benefici effetti di questo traffico crocieristico, hanno senza dubbio interessato i trasporti e i servizi a terra, la cui crescita qualitativa ha accompagnato l’aumento dei volumi di traffico, sono oggi di tutta evidenza. Bari oggi  è città turistica e home port per eccellenza ( con circa l’70 % di share), che analizza i suoi ospiti con sistematicità e soddisfazione, verificando che spendono da un minimo di 20 euro ciascuno in caso di sola passeggiata, oltre 60/70 euro, e multipli se prolungano. E che quindi, integra nella propria vocazione al transito, la permanenza e la stanzialità.

Un dato per tutti: Bari è risultato nel 2009 il secondo porto italiano nel settore, per tasso di crescita rispetto all’anno precedente. E nel 2009  lo scalo ha raggiunto il suo record anche nel numero di passeggeri sbarcati e imbarcati, esattamente 228.259 unità. E questo successo è appena testimoniato dal prolungamento delle due ultime stagioni, 2011 e 2012, al periodo invernale e primaverile – con un graduale allungamento della stagione crocieristica, che ormai comprende anche i dodici mesi dell’anno –  e da una tendenza sempre più marcata al gigantismo crocieristico, di Costa Crociere, Msc e Royal Caribbean.

“Intanto – afferma il Presidente dell’Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani – il capoluogo pugliese è pronto ad accogliere navi da 330 metri, contemporaneamente e a recuperare i fondi per il raddoppio del terminal, previsto per il 2013”. È proprio in questo contesto di crescita che Bari si sta attrezzando per riorganizzare la gestione delle stazioni marittime e i servizi di supporto ai passeggeri. Il 2013 sarà l’anno del completamento della progettazione infrastrutturale, dei dragaggi e della ristrutturazione dei terminal crociere e della piena implementazione della rete telematica del porto.