PORTO DI BARI: CRESCE E SI SVILUPPA IL TRAFFICO CONTAINER AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

Partita in sordina, in un periodo di straordinaria difficoltà dell’economia, l’attività di movimentazione container nel , gestita dall’armatore e dall’impresa portuale ISTOP –SPAMAT, sta svolgendo pienamente il proprio ruolo al servizio del tessuto produttivo del territorio. Le linee strategiche dell’Autorità Portuale non prevedevano e non prevedono di dedicare grandi spazi, anche nelle prossime previsioni di adeguamento delle infrastrutture, al traffico container quanto di integrare tale tipologia di traffico all’interno della vocazione polifunzionale del porto di Bari.

Questa impostazione, che si pone obiettivi di traffico proporzionati agli spazi disponibili ed alle potenzialità del mercato locale, si sta rivelando vincente.  Il traffico da gennaio a luglio 2012 è pressoché triplicato rispetto al 2012, raggiungendo i 17.477 teu. Dato che, proiettato a fine anno, mantenendo l’attuale tendenza, potrebbe consentire di giungere molto vicini a quei 30.000 teu annui movimentati che rappresentavano un primo obiettivo da raggiungere proporzionatamente alle potenzialità economiche del territorio ed alle capacità dell’infrastruttura portuale. L’incidenza dei vuoti è del 18,9%, meramente funzionale al riempimento dei container che debbono poi essere imbarcati da Bari.

A beneficiare delle opportunità offerte dallo scalo settimanale di una MSC nel porto di Bari sono soprattutto gli esportatori locali.  I principali prodotti esportati sono birra, salotti, marmi, fertilizzanti e macchine. Il peso medio per teu movimentato è di 7,9 t. mentre quello movimentato in esportazione è di 12,9 t., in linea con le migliori performances a livello europeo. Questi lusinghieri risultati incoraggiano l’Autorità Portuale del Levante a perseguire la politica di integrazione con il territorio al servizio dei flussi di traffico commerciali e turistici dei quali, i porti amministrati dall’Autorità, possono essere prezioso volano.