La mancata partenza ieri della nave Ionan Sky, con destinazione Igoumenitsa, dal porto di Brindisi non è in alcun modo addebitale all’applicazione del decreto presidenziale n.100 del 25 maggio scorso con il quale, di fatto, si interdisce l’accosto alle banchine alle navi della flotta della Flanmare Lines S.A. e raccomandate dall’Agenzia marittima Francesco Aversa.
E’ stata, infatti, la Capitaneria di Porto di Brindisi a decidere di non far partire la nave dopo aver riscontrato problemi documentali.
E’ stato a questo punto che la stessa compagnia ha deciso di riproteggere i passeggeri utilizzando l’altra sua nave, la Ionian Spirit, anche quest’utlima come la Ionian Sky e Penelope interessata dall’efficiacia del decreto presidenziale, avendo però come destinazione il porto di Valona, in Albania, e non quello di Igoumenitsa, in Grecia.
In considerazione di tutto ciò è evidente, pertanto, che alcuna responsabilità può essere attribuita all’Autorità portuale in merito ai disagi recati ai passeggeri. Il citato decreto presidenziale, infatti, non impedisce la partenza delle navi dalle banchine del porto di Brindisi ma ne vieta, in sostanza, il ritorno e il riutilizzo delle stesse.