Dopo la firma del contratto nel febbraio scorso con le ditte che si sono aggiudicate l’appalto da 70 milioni di euro, sono partiti i lavori preliminari per realizzare il molo sopraflutto al porto di Ancona. L’Ati (Cmc, Lungarini, Coedmar e Consorzio ravennate cooperative) ha predisposto i cantieri a terra, compiuto le indagini belliche (sull’eventuale presenza di ordigni), preparato il campo boe e tra due mesi inizieranno i lavori effettivi per l’opera.
L’appalto è una delle opere fondamentali per l’Autorità portuale. «Siamo molto ottimisti sul completamento delle grandi opere», ha ammesso il segretario generale dell’Autorità portuale di Ancona Tito Vespasiani. Grazie alle economie derivanti anche dal ribasso d’asta per il molo sopraflutto, che servirà a proteggere dai venti la futura Banchina Marche, sono coperti i 35 milioni di euro necessari per il primo stralcio del secondo tratto (280 metri) di quest’ultima opera. Sarà lunga in totale 900 metri e il progetto definitivo è stato approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Il primo tratto (330 metri) è stato completato. Ora l’Authority, per il secondo, ha dato mandato ai tecnici di svolgere la progettazione esecutiva che sarà pronta entro due mesi. È stata inoltre indetta la gara per selezionare la società di ingegneria che dovrà validare il progetto esecutivo. Tra tutto, l’Authority spera di approntare l’appalto entro il prossimo autunno. Poi sarà la volta del tratto residuo, ancora da finanziare.