Il Tribunale di Brindisi, su istanza dell’Autorità Portuale, ha disposto il sequestro conservativo della motonave Ionian Spirit – che collega Brindisi a Valona– a garanzia del credito vantato dalla stessa Autorità in relazione agli importi tariffari che le compagnie di navigazione avrebbero dovuto regolarmente versare all’Ente; anche al fine di consentire la fornitura di servizi di miglior qualità ed efficienza.
Una decisione che l’Autorità Portuale è stata costretta a prendere, dettata dalle vigenti disposizioni di Legge, al fine di garantire una leale concorrenza di mercato e per un corretto utilizzo del pubblico denaro, salvaguardando quegli operatori che pagano regolarmente le tariffe e i brindisini che regolarmente contribuiscono con le loro tasse.
L’annosa questione appare ormai essere giunta ad un punto di definizione con il provvedimento cautelare che nella serata di ieri, lunedì 26 marzo alle ore 22.30 circa la Capitaneria di Porto di Brindisi ha notificato al Comandante della Motonave Ionian Spirit della Compagnia Agoudimos Lines, raccomandata in questo porto dall’Agenzia Albatros dell’agente marittimo Francesco Aversa.
L’autorità Giudiziaria in questione ha ritenuto meritevole di tutela l’intera somma vantata dall’Autorità Portuale nei confronti della nave sopracitata (300.000,00 euro), ammontando, invece, l’intero credito ad un importo ancor più elevato se si considerano i diritti maturati nei confronti delle altre navi della stessa compagnia.
I passeggeri in attesa di partire con la nave posta sotto sequestro sono stati riprotetti grazie all’ospitalità e alla collaborazione della motonave Red Star 1, trascorrendo pertanto tranquillamente la notte a bordo della nave, in attesa della partenza di quest’ultima prevista nel corso della serata odierna.
Tutta l’operazione è stata gestita con elevata professionalità dalla Capitaneria di Porto, dalla Polizia di Frontiera e dalla Guardia di Finanza e dal personale di questa Autorità che è rimasto nella zona di Costa Morena sino a notte inoltrata al fine di garantire la presenza dell’Ente in questa particolare e delicata fase operativa.
L’Autorità Portuale è dispiaciuta dei disagi arrecati ai passeggeri, ma la responsabilità di quanto avvenuto è da ascrivere esclusivamente all’Armatore e all’Agente Marittimo della Ionian Spirit che per anni non hanno ottemperato a quanto previsto dalla legge, nonostante i reiterati tentativi di mediazione intrapresi in più occasioni, e per ultimo nei giorni scorsi, dal Presidente Hercules Haralambides direttamente con l’ufficio dell’Armatore.