“Con il decreto di nomina del Governo di Sergio Prete quale commissario ad acta, oggi si apre per il porto di Taranto un’autostrada per la realizzazione di infrastrutture strategiche per circa 400 milioni di euro, che permetteranno straordinarie prospettive di rilancio e salvaguardia dei livelli occupazionali”.
L’assessore alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini annuncia così la firma da parte del presidente Monti all’atteso decreto che permetterà, all’attuale presidente dell’autorità portuale, di beneficiare di poteri straordinari per agevolare le procedure di realizzazione delle opere di ammodernamento del porto jonico.
Gli interventi strategici, sui quali il commissario ad acta avrà competenze specifiche, sono la nuova diga foranea di protezione del porto fuori rada di Taranto del valore di 32 milioni, il collegamento ferroviario del bacino logistico “porto di Taranto” con la rete ferroviaria nazionale per 35 milioni di euro, il dragaggio e la cassa di colmata per 79 milioni, la piastra logistica del valore di 219 milioni, l’allargamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo per altri 35 milioni.
“Ringrazio il Ministro Barca e il Governo – sottolinea Minervini – per aver accolto e permesso di realizzare questo importante passaggio verso la rimozione di quegli ostacoli che da anni soffocano lo sviluppo del porto di Taranto. Adesso si potrà procedere speditamente verso la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la stessa TCT, che vincolerà le parti al rispetto di impegni precisi per il rilancio dello scalo jonico”.
Il dragaggio dei fondali e l’allargamento delle banchine, infatti, permetteranno l’attracco nei prossimi anni delle moderne navi da 15mila o 18mila contenitori, “lo sviluppo della piastra logistica e il collegamento con la rete ferroviaria – aggiunge l’assessore – renderanno il porto di Taranto il più infrastrutturato d’Italia, e finalmente un Hub cruciale del Mediterraneo“.
“Il governo regionale – conclude Minervini – con paziente ostinazione e in silenzio continuerà a lavorare per accelerare le procedure e dare certezza di tempi ai numerosi interlocutori che intendono scommettere sullo sviluppo dell’area jonica”.
Foto: Simone Rella