Ancora problemi al porto di Pescara, a causa del mancato dragaggio. La scorsa notte due pescherecci il B.M. e l’M.T., una volta all’imbocco del porto commerciale, a causa dei fondali insabbiati, sono stati costretti, dopo alcuni tentativi, a tornare indietro e ad andare a scaricare il pesce presso il porto di Ortona (Chieti).
Come hanno raccontato i capitani delle due imbarcazioni, non c’è stata la possibilità neanche di avvicinarsi alla banchina, con l’imboccatura del porto commerciale di fatto inaccessibile, e ancor di più negli ultimi giorni, a causa delle mareggiate che hanno provocato un ulteriore accumulo di detriti nei bassi fondali del porto.
Ieri la draga «Gino Cucco», incaricata di dragare le acque del porto (prima dell’inchiesta della Procura dell’Aquila su un traffico di rifiuti tossici) è ripartita alla volta di Chioggia (Venezia) per problemi di manutenzione e commerciali. La scorsa settimana la draga stessa aveva rotto gli ormeggi, finendo contro la banchina e subendo anche danni, con lo sversamento in mare dei materiali dragati precedentemente.
Intanto si attendono ancora i risultati delle ulteriori analisi disposte dopo il vertice tenuto la scorsa settimana a Roma presso la sede dell’Ispra.