Porto di Savona: piattaforma Maersk, a maggio ricorso Vado

Il Tar della Liguria ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per la decisione sul ricorso che il ha presentato lo scorso novembre contro il decreto 3164 con cui la ha autorizzato i lavori di dragaggio dei fondali della rada di Vado, necessari per la realizzazione della mega piattaforma .

Il terminalista Atm Maersk prevede di cominciare i lavori di dragaggio nel secondo semestre del 2012, poiché la sentenza verrà pronunciata prima non è stato necessario per il Tar pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva presentata dal Comune di Vado.

Oltre alla contrarietà ai dragaggi del Comune di Vado Ligure, la mega piattaforma multipourpose ha scatenato le ire di ambientalisti e comitati locali; la comunità vadese appare estremamente divisa tra chi considera l’opera troppo impattante sull’ambiente e chi preferisce pensare che quando sarà a pieno regime il terminal impiegherà 645 addetti.

Nel 2008 ci fu addirittura un referendum sulla realizzazione della piattaforma, parteciparono alla consultazione il 50% dei residenti di Vado, e il 60% di loro votò per bocciarla, ma quel referendum non aveva carattere vincolante, lo avrà invece, ovviamente, la sentenza del Tar sui dragaggi, che in molti a Vado, sia tra i favorevoli che tra i contrari, attendono con preoccupazione.

Intanto l’Autorità portuale di Savona fa sapere che, anche se i lavori di dragaggio non cominceranno prima di Settembre, i lavori per la realizzazione della piattaforma sono già in corso e proseguiranno regolarmente. La nuova piattaforma Maersk, realizzata da , varrà investimenti per 300 milioni di euro pubblici più 150 messi sul piatto da Maersk, e rappresenta un’ infrastruttura necessaria secondo AP Savona, che intende concentrare tutto lo sviluppo futuro dello scalo merci sull’area di Vado.

Tra l’altro, a riprova del fatto che AP Savona e Maersk fanno sul serio, sul sito internet dell’Autorita’ Portuale di Savona, all’indirizzo web www.porto.sv.it, e’ attivo lo sportello del lavoro per il reclutamento del personale specializzato che dovrà lavorare nel nuovo terminal.

Un mese fa c’è stata la firma dell’accordo quadro sull’occupazione fra le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, APM Terminals, Compagnia portuale e Autorità portuale di Savona, che prevede che le manifestazioni di interesse saranno esaminate e valutate di concerto tra gli enti sottoscrittori, e verrà data priorità ai residenti nel comprensorio Vadese, soprattutto a disoccupati e lavoratori in mobilità.