L’Autorità portuale di Ancona uscirà da Assoporti «in tempi brevi», insieme ad altre sette Authority italiane. Lo conferma il presidente Luciano Canepa, che già ad inizio anno aveva espresso critiche nei confronti della politica dell’associazione, non escludendo di seguire la stessa via già intrapresa dall’Authority di Trieste.
Canepa non ha voluto entrare nel merito la vicenda: «è una questione interna all’Assoporti, non un atteggiamento negativo nei confronti dell’associazione e del presidente Francesco Nerli» ha detto.
«Ne parleremo direttamente con lui – ha aggiunto Canepa -, la decisione non riguarda solo Ancona ma otto Autorità (anche Augusta, Cagliari, Civitavecchia, Napoli, Olbia, Taranto oltre a Trieste), tra cui Napoli, la seconda in Italia».
Nei mesi scorsi Canepa aveva affermato che l’Authority non si sentiva adeguatamente rappresentata dall’associazione. Le perplessità si erano appuntate in particolare sull’utilità dei rapporti tra Assoporti e il ministero, soprattutto in relazione ai 226 milioni di euro di fondi che Ancona ancora attende per progetti come le dighe sopraflutto, sottoflutto, la banchina rettilinea, il terminal container e il porto turistico.
Francesca Cuomo