A conferma della serenità con cui si esprimeva, a poche ore dalla riunione del Comitato portuale, il presidente Hercules Haralambides, questo pomeriggio è arrivato il voto unanime sul suo Piano operativo triennale.
Nella seduta di questa mattina infatti, il professore greco ha ottenuto l’approvazione anche del bilancio. Eppure la discussione non è stata sempre serena; Comune e Provincia, attraverso i suoi rappresentanti, si sono opposti strenuamente alla presenza dell’impianto di rigassificazione nella parte introduttiva nel Piano.
“Si tratta di un progetto che non è dell’Authority – ha precisato l’assessore provinciale al Bilancio Vincenzo Baldassarre – e dunque abbiamo chiesto (ma non ottenuto, ndr) lo stralcio di quelle righe in cui era citato”. Forte di una concessione trentennale già assegnata a Brindisi Lng che, a Capo Bianco, ha realizzato già la colmata per l’impianto, l’Autorità portuale ha invece mantenuto la “presenza” del rigassificatore.
Nonostante queste eccezioni mosse dai due enti locali, la Regione si è invece limitata ad intervenire con l’assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini che però ha abbandonato la seduta prima del voto. All’ordine del giorno, oltre al Pot, c’era anche il bilancio: approvato anche questo con qualche richiesta da parte della Provincia.
“In un periodo così difficile come quello che il Paese sta attraversando – ha scritto il presidente Massimo Ferrarese in una nota letta dall’assessore Baldassare – dove si richiedono sacrifici a cittadini, famiglie ed imprese, ed attraversato in lungo e in largo dal dibattito sui costi dell’apparato pubblico, appare doveroso richiamare anche in questa sede un senso di sobrietà cui tutti dovremmo attenerci.
Sollecito quindi una forte revisione delle indennità delle posizioni apicali di questa Autorità Portuale, cioè quelle del presidente e del segretario generale, che sono quattro volte superiori a quelle di presidente della Provincia e sindaco della città capoluogo, indennità da parificare a quelle di tutti gli Enti locali e degli altri enti pubblici ed economici”.
Per Haralambides e il segretario Nicola Del Nobile, che guadagnano rispettivamente 270mila e 220mila euro all’anno, Ferrarese ha chiesto insomma una riduzione degli stipendi. “Oggi, con solo poche riserve da parte del Comune e della Provincia di Brindisi, il Comitato portuale ha approvato all’unanimità sia il Piano triennale che il Bilancio – ha scritto Haralambides in una nota pubblicata su Facebook –. E’ stato un importante segnale di fiducia da parte dei nostri stakeholders”.
Un commento positivo in linea con il discorso introduttivo con cui, questa mattina, il presidente ha aperto la seduta del comitato. “Il Pot – ha detto Haralambides – descrive la situazione attuale del porto, e la nostra prima vista sulle sue possibilità future. E ‘il piano di un porto che ha fatto una svolta importante a questo punto. Da un porto che era chiuso e introspettivo, ad un porto che ora è aperto a tutti e alla società.
Da un porto che era allo sviluppo delle infrastrutture, a un porto che ora guarda ai mercati e clienti. Un porto che cerca di raggiungere i suoi obiettivi tramite maggiore efficienza. Un porto che, prima di sviluppare nuove infrastrutture, innanzitutto piacerebbe vedere i clienti che lo utilizzano, particolarmente in questa difficile situazione economica per l’Italia.
Personalmente, non voglio vedere le stesse cose che succedendo nel mio paese di adozione, come quelli che accadono nel mio paese naturale. Tutti i miei punti di vista si riflettono in questo documento, ma vorrei ringraziare Nicola del Nobile per averlo preparato e anche tutto lo staff che ha contribuito alla sua preparazione.
Il piano ha il pieno sostegno del senior management dell’Autorità. Come promesso, ho inviato questo a voi in anticipo, e ho invitato i vostri commenti. Sono molto grato a tutti che mi hanno inviato commenti. Molti di loro sono stati presi a bordo. Altri saranno discussi e, se possibile, saranno presi in considerazione. Come dice la parola, questo è un piano. E i piani cambiano.
Ho sempre una porta aperta a le buone idee, però sono aperto a idee che sono ben sviluppate, ben studiate e ben documentate. Sono aperto a idee che non servono interessi personali, ma le idee che servono il nostro porto e la nostra società. Infine il bilancio che vi presento è un bilancio cautelativo. Ho preferito promettere meno e cercare di fare di più”.
Francesca Cuomo
Foto: Simone Rella