«In Friuli Venezia Giulia il Corridoio Adriatico-Baltico è già realizzato per due terzi: resta da fare il raddoppio della Udine-Cervignano e va rilanciata la competitività dei nostri porti». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi.
«Il Corridoio Adriatico-Baltico – ha ricordato Riccardi – è strategico per mettere il Friuli Venezia Giulia al centro dell’Europa ma bisogna rendere competitivi i nostri porti tenendo conto di cinque giorni di navigazione in meno lungo il Mediterraneo e di due ore in meno per raggiungere Monaco di Baviera da Trieste».
L’assessore ha evidenziato che la Regione si trova avvantaggiata «per aver realizzato la ferrovia Pontebbana e l’asse autostradale A23 già nel post-terremoto. La ferrovia è ai massimi livelli dal punto di vista tecnico ma ne va incentivato l’utilizzo che oggi si ferma al 25%, a causa dei costi».
In questo contesto, secondo Riccardi «la partita vera è dunque quella che si gioca sulle liberalizzazioni dei servizi ferroviari e portuali. Il porto di Trieste ad esempio potrebbe movimentare una quantità di traffici superiore di almeno quattro volte a quella attuale.
Essendo l’unica regione italiana interessata da due corridoi, l’Adriatico-Baltico e il Kiev-Lisbona, l’incrocio sul nostro territorio – ha concluso – è un’occasione importante per rilanciare la nostra centralità in Europa».
Salvatore Carruezzo