Il primo protocollo siglato tra Enel e l’Autorità portuale di Venezia sulla realizzazione di un Porto Verde ha prodotto il primo risultato: oggi infatti, esattamente nei termini previsti, è stato presentato lo studio di fattibilità sul progetto che migliorerà servizi e soprattutto l’ambiente interno allo scalo.
In particolare, si legge in una nota dell’Enel, è stato presentato lo studio di fattibilità per l’elettrificazione delle banchine del bacino di Marittima (‘cold ironing‘ o ‘shore power’), progetto destinato ad alimentare le navi da crociera in sosta evitando così che vengano tenuti accesi i generatori di bordo.
Si tratta di un contributo rilevante al progetto dell’Autorità portuale di Venezia che prevede con questa grande infrastruttura di poter alimentare simultaneamente quattro grandi navi da crociera, ognuna delle quali può assorbire, secondo l’attuale normativa tecnica internazionale, una potenza massima pari a 16 MW.
La capacità complessiva dell’infrastruttura è pertanto pari a 64 MW e rappresenterebbe l’infrastruttura di cold ironing più grande del mondo. Grazie alla maggiore efficienza e ai sistemi di abbattimento delle emissioni presenti nelle centrali elettriche, il cold ironing consente, rispetto ai generatori di bordo, una riduzione di oltre il 30% delle emissioni di CO2 e di più del 95% degli ossidi di azoto e del particolato, nonchè l’azzeramento dell’inquinamento locale e acustico.
Enel ha anche ultimato il piano di mobilità elettrica per il trasporto di personale e croceristi nell’area portuale, con l’installazione delle prime due public station per la ricarica elettrica e l’attivazione del contratto di fornitura ‘Enel drivè. Sempre nell’ambito del progetto, Enel Sole, la società di Enel specializzata nell’illuminazione pubblica ed artistica, ha inoltre creato la copertura luminosa a basso consumo del complesso architettonico della Chiesa di Santa Marta, ubicata nell’area portuale.
Salvatore Carruezzo