Nei primi otto mesi del 2011 il traffico merci al porto di Ancona si è mantenuto in sostanza sui livelli dello scorso anno (5,7 milioni di tonnellate; -0,7% rispetto allo scorso anno) mentre ha fatto segnare una sensibile diminuzione quello di passeggeri (1.190.716; -6%). Quest’ultimo calo ha riguardato principalmente la direttrice greca con 747.638 transiti (-83.627 persone; -10%).
MERCI – In consistente aumento è risultata la movimentazione di merci liquide (petrolio e derivati) in arrivo e partenza presso la Raffineria Api di Falconara: oltre 3 milioni di tonnellate, pari a +3,3% rispetto al 2010.
In crescita anche le merci che viaggiano sui containers (612.394 tonnellate, +10,4%) e sui tir (1,7 milioni di tonnellate; +6,4%). In lieve calo, invece, imbarchi e sbarchi di tir e trailer (109.847; -2,9%). «Ciò – osserva in una nota il segretario generale dell’Autorità portuale Tito Vespasiani – testimonia che, in conseguenza della grave crisi economica internazionale, aumenta la concentrazione dei carichi».
Un ulteriore dato positivo riguarda il traffico di contenitori: da gennaio ad agosto 2011 sono stati 79.427 Teu (Twenti Equivalent Unit, unità di misura dei containers), pari a + 9,3%. Un brusco calo l’hanno invece fatto segnare le merci rifuse solide a causa della contrazione del traffico di cereali e carbone: sono state movimentate complessivamente 318.925 tonnellate, pari a -48% rispetto al 2010.
PASSEGGERI – Nei primi otto mesi dell’anno i transiti di passeggeri nello scalo dorico sono diminuiti del 6% e in particolare quelli diretti o provenienti dalla Grecia. Questo è dipeso, spiega l’Autorithy, «sicuramente dalla forte instabilità economica e sociale di tale Paese, tanto che la contrazione del traffico si registra anche verso lo scalo di Bari, secondo principale collegamento tra Grecia e Italia». In controtendenza, il traffico passeggeri da e per la Croazia con 298.981 persone che segna una crescita dell’8%.