I due presidenti delle Autorità portuali di Brindisi e Taranto, Hercules Haralambides e Sergio Prete, nel corso di un convegno organizzato dal Rotary di Brindisi hanno esposto le loro strategie di sviluppo. L’idea, assolutamente innovativa, è quella di studiare una linea congiunta che miri soprattutto a soddisfare i traffici dei Balcani.
Se, come ha ribadito Haralambides, lo scalo di Brindisi è già sufficientemente infrastrutturato quello di cui ha necessità è l’avvio di un circolo virtuoso capace di portare a Brindisi nuovi armatori: Brindisi insomma, senza lasciare la traccia industriale ed energetica tracciata dal passato, intende anche sfruttare la sua vocazione turistica e commerciale.
Stessa direzione ha anche Taranto che, pur vivendo di un traffico container in ripresa (dopo il grande picco del 2006), vuole sfruttare anche la funzione commerciale, puntando su Piastra logistica e Distripark, ormai finanziati. “Ci sono due modi per incrementare il numero di navi – ha spiegato Haralambides – credo a Brindisi sia necessaria una buona promozione del porto e che dobbiamo puntare a migliorare i servizi.
Qualità ed efficienza porteranno anche navi e passeggeri”. La volontà di promuovere insieme i porti è la stessa teoria presentata anche da Prete. “Ci sono tutti i presupposti per lavorare bene – ha detto il presidente di Taranto – ma dobbiamo anche cercare di ampliare i nostri spazi portuali, ormai saturi.
Nel nuovo Pot abbiamo previsto l’ampliamento del Molo IV e la realizzazione del V sporgente. Inoltre creeremo un Centro servizi polivalenti sul molo San Cataldo”.
Francesca Cuomo
Foto: SC-Lab