Confartigianato Imprese della provincia di Ancona chiede di sospendere l’imposta regionale per l’uso del demanio introdotta dalla Regione nel 2008 perchè lo scalo è sede di Autorità portuale.
L’imposta è stata notificata solo oggi alle imprese portuali, con tanto di avviso di accertamento comprese le sanzioni e gli interessi di mora. Una “sberla” per gli imprenditori, ha affermato la Cgia, “chiamati a versare somme cospicue, dato che finora la tassa era sconosciuta: anche chi avrebbe voluto non era in condizione di pagarla”.
Solo le Marche hanno adottato un provvedimento simile: in tutti gli altri porti l’imposta è sconosciuta e inapplicata. Penalizzerà “solo le imprese operative nella fascia demaniale, rendendo le aziende sempre meno competitive, e indebolendo il sistema della portualità, già fiaccato dalla crisi della Bunge, dei Cantieri navali minori e della Fincantieri, dalla perdita dei traffici del carbone” ha concluso l’associazione di categoria.
Salvatore Carruezzo