Porti del Nord Sardegna: calo vicino al 30% per i passeggeri ad Olbia

Oltre 533 mila passeggeri in meno nei sette mesi gennaio – luglio. È la conferma di quanto più volte annunciato sull’andamento dei traffici per il 2011 nel e, più in generale, in tutta la portualità del Nord .

Nel mese appena trascorso, si registra una perdita del 29,76 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010, segnale evidente che la crisi continua ad aumentare, nonostante la stagione delle vacanze sia ormai entrata nel vivo.

A luglio, infatti, hanno viaggiato da e per l’Isola Bianca poco più di 590 mila passeggeri, rispetto agli 840 mila dello scorso anno. L’equivalente, quindi, di 250 mila unità in meno.

Calo notevole anche sul numero dei movimenti nave, circa 120 in meno rispetto al luglio 2010. Effetto della cancellazione all’ultim’ora delle corse, specialmente quelle diurne, dettata principalmente dal mancato riempimento delle navi.


Totalmente differente, invece, la situazione nello scalo di Golfo Aranci. L’istituzione di una nuova linea con il porto di Civitavecchia ha garantito un incremento del 7,26 per cento sul volume di traffico.

Solo nel mese di luglio, nel secondo scalo della Gallura, sono arrivati e partiti oltre 14 mila 340 passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Una crescita graduale, iniziata dal mese di giugno, con l’ingresso di una nuova nave sulla rotta col porto laziale, che ha garantito un’ulteriore fetta di mercato al porto golfoarancino, ma che ancora deve colmare divario del 2 per cento rispetto al globale dei sette mesi dello scorso anno.

Allo stesso modo, si registra una crescita anche sul numero dei movimenti nave che, da giugno, salgono rispettivamente del 15,73 e del 24,49 per cento, superando il risultato 2010 del 1,76 per cento. “Purtroppo, i dati di luglio confermano i nostri timori – spiega , presidente dell’Autorità Portuale. – Già in diverse occasioni ho avuto modo di annunciare che sarebbe stato un mese drammatico per i trasporti marittimi, e il dato di Olbia ne è la conferma più evidente.

Mezzo milione di passeggeri in meno rispetto al 2010, 250 mila dei quali solo negli ultimi 30 giorni, riportano l’Isola Bianca indietro di dieci anni nel sistema portuale italiano”. Un fenomeno senza precedenti che rischia di compromettere l’intera economia dell’isola. “Credo, ormai, che la causa principale non vada ricercata esclusivamente nel caro traghetti – continua Piro -, anche perché le compagnie, proprio per far fronte al crollo delle prenotazioni, hanno ridotto i prezzi dei ticket di viaggio.

E’ evidente che l’Italia intera stia soffrendo una crisi economica notevole e che l’incertezza abbia spinto gli italiani, e non solo, a ridurre i budget a disposizione per le vacanze. A conferma di ciò, ci risultano dati negativi anche in gran parte degli altri porti della penisola. Ma il mio timore principale, come ho più volte annunciato, è che la nostra Sardegna stia perdendo il suo appeal e che il peggio debba arrivare a fine stagione, quando sarà tempo di bilanci.

Mi auguro solo che, ad agosto, benché i segnali dei primi giorni non siano del tutto positivi, possa esserci un’inversione di tendenza, favorita da prezzi di viaggio sicuramente più ragionevoli”. Diversa analisi, invece, per lo scalo golfoarancino. “Il dato di Golfo Aranci è sicuramente un barlume di speranza nel buio totale del 2011 – continua il presidente della Port Authority -.

L’istituzione di una nuova linea, per quanto non risollevi del tutto il nord est dell’isola dalla morsa della crisi, ha introdotto un po’ di ottimismo tra gli operatori. Quattordici mila passeggeri in più a luglio non serviranno certo a riequilibrare il tracollo dei 250 mila dello stesso periodo ad Olbia. Ma è sempre un segnale incoraggiante che guardiamo con attenzione”.

Merci
Mese negativo anche per il settore della logistica. Rispetto al 2010, al porto di Olbia luglio chiude con un meno 10,6 per cento sul trasporto delle merci.  Quasi 65 mila le tonnellate in meno movimentate negli ultimi 30 giorni. Calo che, comunque, non ribalta del tutto l’andamento positivo dell’anno, che chiude con un più 1,86% nel periodo gennaio – luglio.

“Il calo sulla quantità di merci trasportate nel mese di luglio ad Olbia è una netta conseguenza di una stagione turistica a tinte fosche – conclude Paolo Piro -. Diminuzione di presenze, significa anche riduzione della domanda di beni e, quindi, ecco la conferma matematica del dato ultimo che, temo, possa trascinarsi nella sua negatività anche per i prossimi due mesi”.

Pari a zero, invece, le tonnellate movimentate nello scalo di Golfo Aranci, dove, da gennaio, i carri ferroviari in arrivo e partenza ammontano ad appena 58. Di contro, sempre nel porto golfoarancino, si registra un incremento sui mezzi guidati che, negli ultimi due mesi, crescono rispettivamente del + 6 e del + 22 per cento rispetto al 2010.