Porto di Genova: Burlando chiede autonomia fiscale

Autonomia fiscale ai porti perchè finanzino incentivi al trasporto delle merci su rotaia. La proposta è di , governatore della Liguria, una regione che nel giro di pochi giorni ha ricevuto il via libera a due opere fondamentali, ristrutturazione del sito di Genova- Ponente e Terzo Valico dei Giovi, e nei prossimi anni potenzierà il proprio sistema portuale, ma dovrà riuscire a mandare oltre Appennino i container sui treni e non sui camion.

«Se i porti potessero avere l’autonomia fiscale, almeno parziale, sarebbero in grado non solo di finanziare opere infrastrutturali necessarie al loro sviluppo – ha detto Burlando -, ma di incentivare il trasporto su ferro delle merci movimentate sulle loro banchine».

L’accordo di programma siglato giovedì scorso da governo, Fincantieri, , enti locali e prevede la realizzazione a Sestri Ponente di un nuovo piazzale di 117.000 metri quadri, tramite il riempimento di uno specchio acqueo di 71.000 metri quadri e l’allestimento di nuove strutture.

Fincantieri sposterà verso il mare le sue attività, lasciando libera, a monte, un’area in cui troveranno posto nuove attività industriali e commerciali e verranno realizzati nuovi spazi urbani. I lavori partiranno con un finanziamento iniziale di 50 milioni che il ministero dei Trasporti assegnerà all’Autorità Portuale.

L’investimento pubblico verrà integrato in seguito con un altro stanziamento di 20 milioni e l’Autorità portuale riceverà ancora 50 milioni per le riparazioni navali. La Regione garantirà l’impiego del materiale di scavo dei lavori per il Terzo Valico nel riempimento a mare. Venerdì a Roma è stato firmato il verbale che consente di riaprire i cantieri del Terzo Valico.

Salvatore Carruezzo