Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha approvato ieri il progetto definitivo per la banchina Marche del porto di Ancona, in attuazione del piano regolatore portuale.
«Il porto di Ancona – sottolinea il presidente della Regione Gian Mario Spacca – riveste un ruolo strategico dal punto di vista infrastrutturale, data la sua centralità nella rete logistica insieme ad aeroporto e interporto, e dal punto di vista economico, in quanto una delle principali imprese della nostra regione.
Quindi sviluppo del porto significa sviluppo per l’economia dell’intero territorio. L’approvazione del progetto per la banchina Marche, che consentirà l’attracco di navi di grosso tonnellaggio, è un ulteriore, importante passo, per il potenziamento del porto e, di conseguenza, per la crescita infrastrutturale complessiva della regione».
«Con questa opera attesa da molti anni, e con il molo foraneo – commenta l’assessore Viventi – il porto potrà avere finalmente un’area operativa di ampliamento. Siamo vicini così al conseguimento di un ulteriore obiettivo strategico per lo scalo.
Quest’anno abbiamo compiuto alcuni fondamentali passi avanti in questo senso, prima con l’approvazione al Cipe dello schema di convenzione necessario per procedere nell’iter dell’Uscita Ovest e poi, a fine maggio, con l’appalto dei lavori per il molo di sovraflutto».
La lunghezza della banchina sarà di circa 600 metri e l’opera consentirà di ricevere navi di grosso tonnellaggio in quanto i fondali potranno raggiungere la profondità di 14 metri. Il Consiglio superiore ha dato mandato all’Autorità portuale di adeguare il progetto alle prescrizioni formulate, per passare alla fase esecutiva e quindi all’appalto delle opere.
Per quanto riguarda la copertura economica, alcune delle osservazioni formulate consentiranno, insieme con un affinamento progettuale, di rivisitare i costi e di poter coprire così l’intera opera con i fondi disponibili e con quelli del ribasso d’asta risultante dall’appalto del Molo Nord.
Salvatore Carruezzo