Il dragaggio del fiume Pescara partirà tra il 15 e il 30 settembre. Lo ha anticipato il Commissario del porto di Pescara Guerino Testa prima della riunione del tavolo tecnico con i dirigenti di Arta, Ispra, capitaneria di porto, Regione Abruzzo e Comune di Pescara.
«Il nostro obiettivo – ha detto il commissario Testa – è quello di anticipare l’avvio dei lavori di dragaggio a metà settembre, considerando che la legge vieta lo sversamento a mare dei fanghi nel periodo della balneazione delle coste.
I dati dell’Arta sono positivi e questo rappresenta già un punto focale importante, in attesa del pronunciamento dell’Ispra. Nelle prossime ore contatterò personalmente i tecnici del Ministero dell’Ambiente per ottenere l’avvio dei lavori entro metà settembre, e dunque 15 giorni prima il termine fissato per la fine della stagione estiva».
Il commissario ha parlato dei tempi e delle modalità del dragaggio: «In un mese, mese e mezzo contiamo di dragare quasi 300 mila metri cubi di fanghi. Secondo una proiezione che abbiamo messo a punto con i tecnici, le operazioni dovrebbero concludersi entro fine ottobre.
Una operazione necessaria anche perchè esiste per il fiume Pescara il concreto rischio esondazione in caso di forti precipitazioni piovose». Il progetto di dragaggio dell’Università dell’Aquila prevede un costo di sei milioni di euro a ribasso.
Il direttore del settore Ambiente della Regione, Antonio Sorgi, ha aggiunto che nelle prossime settimane dovrebbe arrivare da Roma il via libera per ottenere 20 milioni di euro per le modifiche strutturali da porre in essere al porto di Pescara.
Testa ha infine aggiunto che si sta lavorando per risolvere i problemi di collegamento fra Pescara e la Croazia. I primi due collegamenti (23 e 25 luglio) si effettueranno dal porto di Ortona (Chieti).
Salvatore Carruezzo