Porto di Bari: comincia l’iter per renderlo “verde”

In Puglia tra gli strumenti che si intente utilizzare per avviare il percorso che porterà ad una nuova concezione di distribuzione energetica c’è il Piano energetico dei , che coinvolge gli scali di Bari, Barletta e , con la collaborazione scientifica del Politecnico barese.

Inizialmente si punterà ad incrementare l’utilizzo di fonti rinnovabili per lo svolgimento della attività portuali; poi allo studio dell’elettrificazione delle banchine destinate a traghetti e crociere; a promuovere una mobilità verdi interna ai porti con la diffusione di auto elettriche o a metano; a migliorare l’efficienza energetica degli impianti d’illuminazione.

Un primo passo verso il raggiungimento degli obiettivi del Piano, voluto come strumento per orientare e promuovere l’uoso delle fonti rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica nelle aree portuali, è il protocollo d’intesa siglato dall’Autorità portuale del Levante ed distribuzione per il miglioramento dell’efficienza dei sistemi energetici del e dell’impatto ambientale nell’area portuale.

Il porto di Bari sarà così il primo del Mediterraneo a scegliere la strada della eco sostenibilità. E per assicurare il perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e di distribuzione di energia elettrica per le attività e funzioni portuali – è emerso durante la presentazione del protocollo – è stata individuata nell’area di il luogo che accoglierà la , denominata , che consentirà di soddisfare la crescita del porto, compresa quella di disporre nel breve termine di 40/60 mw per render possibile la fornitura di energia delle navi da terra, e di assicurar il miglioramento e potenziamento della rete cittadina.

Senza dimenticare l’efficientamento dei porti di Barletta e Monopoli, il protocollo partendo dall’analisi della attuale realtà portuale, prevede su Bari un articolato sistema di interventi con cui ottimizzare l’uso dell’energia per le attività portuali. Prevede poi l’offerta di un’ampia gamma di interventi ad alto valore ambientale.

Tra gli obiettivi è previsto anche lo studio di un sistema di alimentazione elettrica (cold ironing) delle grandi navi, che permette, durante la loro sosta in porto, l’abbattimento di ingenti quantità di emissioni atmosferiche prodotte dai generatori di bordo.

La maggiore efficienza e i sistemi di abbattimento delle emissioni presenti nelle centrali elettriche, infatti, consentono, rispetto ai generatori di bordo, una riduzione di oltre il 30% delle emissioni di CO2 e di oltre il 95% per gli ossidi di azoto e il particolato. La Puglia, con Calabria, Campania e Sicilia, fa parte delle regioni dell’obiettivo convergenza interessate dal Poi Energia.

Francesca Cuomo
Foto: Simone Rella