E’ arrivata da Ponta de Madeira, un porto privato del nord del Brasile di una multinazionale, ha ormeggiato nella rada del mar Grande di Taranto il 12 luglio ed ha attraccato al quarto sporgente due giorni dopo. Ora scaricherà 391 mila tonnellate di minerale di ferro destinate allo stabilimento siderurgico dell’Ilva per la produzione di acciaio.
Impiegheranno dieci giorni a svuotare la pancia della “Vale Brasil”, la nave portarinfuse più grande del mondo, ieri pomeriggio al centro di un incontro con la stampa nella sede dell’Autorità portuale, alla presenza dell’assessore regionale Gugliemo Minervini, che ha sottolineato la centralità del porto tarantino e il futuro sviluppo grazie alla piastra logistica e alla retroportualità.
La portarinfuse è anche una nave pulitissima, tanto da aver vinto, in Norvegia il mese scorso, il premio “Nor-shipping clean ship award” per aver abbattuto del 35 per cento le emissioni di carbonio per tonnellata di minerale trasportato.
La “Vale brasil” batte bandiera di Singapore, ha una portata di 400 mila tonnellate, viaggia a 14.8 nodi, pesca 23 metri, ha una lunghezza record di 362 metri e una larghezza di 65.
Cesare Bechis