“All’appello mancano 15mila posti barca”. L’allarme è lanciato dal presidente dell’Unione nazionale armatori da diporto, Lino Ferrara, che considera insufficienti gli spazi presenti a Napoli dedicati al turismo nautico. “Quelli che esistono e che vengono chiamati posti barca – ha dichiarato Ferrara – sono approdi precari che vanno messi in sicurezza e non portano alcun beneficio al turismo”. Sono 2500, si legge sul sito dell’Autorità portuale di Napoli, i posti barca disponibili a fronte di una domanda di circa 5 mila unità. La dotazione infrastrutturale carente, sottolinea Ferrara, porta alla nascita di “veri e propri campi boa, che in estate danno sfoggio di sè davanti all’Ambasciata americana o a Nisida”.
Un parcheggio selvaggiò che va a colpire i giornalieri, chi sul mare di Napoli transita: “I turisti che transitano lungo i mari della costa campana e che vorrebbero fermarsi per un determinato tempo sono impossibilitati dal farlo, perchè c’è una normativa che impone di lasciare il 10% dei posti liberi, proprio per ospitare eventuali diportisti”, sottolinea il presidente del Nauticsud. Il porto di Napoli, secondo Ferrara, non riesce ad essere una vera porta della città sul mare. Il diportista, a differenza dei crocieristi, “è un turista ad alta propensione alla spesa” ha spiegato Ferrara.
Francesca Cuomo