La situazione dell’economia portuale in questo periodo “non è delle più floride” ma non c’è stato nemmeno un licenziamento tra le imprese portuali. Lo ha detto ad Ancona Luciano Canepa, presidente dell’Autorità portuale, al convegno di studi dal tema “I porti della penisola italiana: due mari a confronto fra storia e sviluppo futur”. Poco prima il sindaco di Ancona Fiorello Gramillano aveva citato le gravi crisi di Fincantieri (600 dipendenti) e Bunge (70), che insistono nell’area anconetana, e lanciato un appello alla sensibilità di tutti nella speranza di far tornare in un “alveo di normalità” situazioni che coinvolgono in totale 2.500 persone, tra dipendenti e indotto. Canepa si è associato alla sua preoccupazione per le due realtà produttive, ma ha voluto precisare che si tratta di “crisi industriali, che derivano da situazioni che con il porto non hanno niente a che vedere”. Sul tema Fincantieri, Gramillano ha riferito che tra breve ci sarà un incontro con l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani su eventuali chance derivanti da iniziative in sede di Unione Europea (ad esempio la discussione sul progetto di rottamazione dei vecchi traghetti). Quanto alla Bunge, il sindaco ha riferito di alcune trattative in corso, ammettendo però che non sarà facile concluderle positivamente.
Salvatore Carruezzo