I grandi progetti urbani mai realizzati o, in alcuni casi, non ancora realizzati, che hanno interessato l’arco portuale genovese negli ultimi trent’anni sono in esposizione alla mostra “Fronte del porto. Visioni del contemporaneo” da oggi fino al 30 giugno al Galata Museo del Mare. All’interno della sala, al secondo piano del Galata, la mostra si articola in tre sezioni: nella prima sono esposti i contributi internazionali al nuovo Piano Regolatore del Porto dello Studio OMA e dell’architetto Manuel de Solà-Morales; la proposta commissionata dalla Tunnel di Genova Spa per la realizzazione del tunnel subportuale nonchè un rimando all’affresco di Renzo Piano, custodito nella sala d’ingresso del museo, parte integrante dello stesso P.R.P. Nella seconda sezione si trovano quattro proposte antecedenti la redazione del piano portuale: il progetto del Porto Vecchio di J. Portman; il piano di recupero di Prè di ILAUD-De Carlo, primo esempio di riconversione di un’area del porto, la Darsena , annessa al tessuto urbano della città; il progetto colore della sopraelevata dell’architetto E. Bona e il progetto delle Vele, all’interno del comparto di San Benigno, dello Studio Valle. Nella terza e ultima sezione è raccolta una serie di progetti che, a partire dal nuovo millennio, hanno affrontato in varie forme il tema del waterfront: il progetto Ponte Parodi di UNStudio diretto dall’architetto Ben Van Berkel; le tre ipotesi di stadio dello Studio Boeri in collaborazione con Studio Apice; una proposta per una sede del design nell’area del Bacinetto dello Studio GAP, il progetto per il nuovo Hennebique di Goagroup e infine tre proposte di completamento della passeggiata del porto antico, che hanno come scopo il travalicamento dell’ambito portuale per un più ampio e diretto affaccio della città sul mare (le proposte sono dell’architetto Serra con Architettiriuniti e studio4 e dell’architetto Moncagatto). Chiude la mostra un progetto dell’Osservatorio Colore Paesaggio per il restyling cromatico dello sfiatatoio della Darsena, unico lavoro, tra quelli presenti in mostra, effettivamente realizzato. All’interno degli spazi espositivi il pubblico sarà assistito, durante il suo percorso di visita, da un supporto didattico basato sulla tecnologia smartphone. Obiettivo ultimo del progetto è la creazione di un osservatorio permanente che monitori i processi di trasformazione urbana compresi all’interno della fascia di rispetto del waterfront portuale. La mostra è curata dall’Associazione Paesaggi Culturali in collaborazione con Smartland Project srl.ed è promossa dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova con la collaborazione del Mu.MA, con il sostegno del Comune di Genova e del Galata Museo del mare – Galleria delle esposizioni.
Francesca Cuomo