Porto di Ancona: adeguamento anche per San Benedetto

Dopo l’intervento per lo scalo di alaggio del porto di San Benedetto del Tronto, finanziato interamente dalla Regione con un milione di euro, è stato approvato l’adeguamento tecnico dell’area portuale adibita alla cantieristica e ai servizi dell’approdo turistico. Il dirigente del servizio Territorio e Grandi infrastrutture ha firmato il decreto che regolamenta l’assetto funzionale della zona centro-sud del porto. Con questo provvedimento, sottolinea l’assessore Luigi Viventi, “puntiamo a migliorare la zona operativa dei cantieri navali, prevedendo una profonda rivisitazione urbanistica e funzionale dell’area cantieristica”. L’intervento mobiliterà “notevoli capitali privati per la realizzazione dei nuovi opifici e per l’ammodernamento delle strutture imprenditoriali”. Nel 2010 la , la Regione e il Comune hanno sottoscritto un Protocollo di collaborazione istituzionale e tecnica per predisporre un nuovo Piano regolatore portuale al posto di quello in vigore, ormai superato. Tappe intermedie sono appunto lo scalo di alaggio e l’adeguamento della zona centro-sud del porto. L’adeguamento approvato dalla Regione riguarda le aree destinate a cantieri e servizi alla darsena turistica, nel loro assetto attuale. Vengono mantenute le perimetrazioni dell’attuale Piano regolatore, e sono interessate solo le proprietà demaniali. Gli interventi saranno realizzati con rilasciata dalla Capitaneria di porto a privati o al Comune. È previsto un restyling dell’area, con indicazioni delle altezze e delle superfici coperte dei lotti destinati alla cantieristica, già occupati da queste attività. Viene riordinata la zona sud della darsena turistica, con l’adeguamento della viabilità e la sistemazione dei parcheggi e delle aree scoperte. Si punta poi ad un blocco funzionale di servizi alla darsena turistica, in cui ospitare agenzie turistiche, assicurative, noleggio auto e imbarcazioni, ristoranti, bar, compatibili con le attività portuali e turistiche. È prevista anche una riarticolazione della viabilità interna, differenziando i percorsi lavorativi da quelli dei visitatori e degli utenti della darsena turistica. La messa in sicurezza dei cantieri e dei luoghi di lavoro è garantita senza stravolgere le caratteristiche turistiche della zona.

Francesca Cuomo