Soprintendenza del Mare: strumento per la tutela della cultura e dell’ambiente del mare

Ricordando il primo progetto di archeologia subacquea del 2004, il sottosegretario ai , Francesco Giro, la scorsa settimana, ha detto che presto avremo una legge sulla Soprintendenza del Mare. Il censimento dei siti “archemar” del 2004 ha interessato le coste della Puglia, Campania, e e si è definito un database di circa 628 siti: il 9% con certe; il 50% con indicazioni di area certa ed il 41% di area con definizione approssimata. La Puglia di siti marini classificati “archeomar” ne conta 94,  con la maggior parte relativi a relitti di navi. Il secondo progetto ha riguardato le regioni di e ed ha impiegato la stessa procedura d’indagine: effettuando rilevazioni e prospezioni in mare tramite le più moderne tecnologie e poi interpretando i dati raccolti. Il provvedimento in esame, nel nuovo testo elaborato dalla VII Commissione, ha sottolineato il sottosegretario, dispone l’Istituzione della Soprintendenza del mare e delle acque interne e l’organizzazione del settore del patrimonio storico-culturale sommerso nell’ambito del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Il provvedimento, composto da 10 articoli, soprintende – competente – per le attività relative alla tutela, alla valorizzazione e allo sviluppo del patrimonio storico-culturale del mare territoriale, dei paesaggi culturali costieri e delle acque interne e per l’attuazione di quanto previsto dal codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 42/2004). Dalla Soprintendenza dipendono due centri tecnici operativi, quello di Venezia e quello di Orbetello, per ciascuno dei quali è individuato l’ambito territoriale di competenza – alto Tirreno e Adriatico –  (articolo 1); tra le altre norme, si stabilisce l’istituzione, presso la Soprintendenza, di un Albo dei volontari subacquei, singoli o riuniti in organizzazioni, al fine di sistematizzare l’apporto del volontariato alle attività di ricerca, vigilanza e tutela dei beni storico-culturali sommersi (articolo 7). “ Il testo, attualmente oggetto di studio alla commissione Bilancio riguardante l’Istituzione della Soprintendenza del Mare, ha concluso il sottosegretario Giro,  coprirà un vuoto legislativo che interesserà i 7375,3 Km che lambiscono le nostre coste“.