Presentato l’aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) il documento strategico di programmazione della Regione Puglia
Bari. Presentato alla stampa dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, firmatari, insieme all’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, l’aggiornamento del PEAR, approvato il 4 novembre scorso, nella seduta di Giunta.
La Regione Puglia punta di raggiungere nei prossimi sei anni, nel 2030, tre macro obiettivi con l’aggiornamento del PEAR approvato e una sostanziale diminuzione delle emissioni dannose.
Il PEAR è lo strumento di pianificazione in ambito energetico e ambientale contenente gli obiettivi in un’ottica di sostenibilità ambientale, competitività e sviluppo che sono in linea con le politiche europee e nazionali sul clima e sull’energia e che sono finalizzate a ridurre l’emissioni di CO2.
Questi i ‘macro pbiettivi’: – Modernizzare gli impianti di pale eoliche e fotovoltaici esistenti per ridurre il consumo di suolo e ottimizzare le potenze; – Ridurre i consumi energetici con il contributo della produzione di idrogeno verde; – Decarbonizzazione del sistema industriale e coinvolgimento dei cittadini come attori e protagonisti attivi della transizione energetica.
“Il nostro atto si collega con le strategie nazionali – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – ma le caratterizza con una via pugliese alla transizione energetica ed ecologica e risponde a ciò che sta avvenendo in Europa in queste settimane tragiche, dove gli eventi legati al riscaldamento terrestre eccessivo sono di una violenza inusitata che manda in tilt qualunque tipo di predisposizione contro il dissesto idrogeologico. Non si possono far regredire i cambiamenti climatici in poche settimane o in pochi anni, però impostare queste politiche e avere chiaro qual è il punto di equilibrio che la Regione ha individuato per la produzione di energie contemporaneamente alla strategia complessiva per non impattare sull’ambiente e il paesaggio, sono elementi di grandissima importanza che rendono la Puglia all’avanguardia tra le regioni italiane”.
“Abbiamo voluto inserire per la prima volta – ha esordito l’assessora Triggiani – e di questo il primo promotore è stato il presidente Emiliano – lo sviluppo di processi di desalinizzazione con impianti ad hoc per fronteggiare l’emergenza idrica e creare sinergia con le altre fonti di energie rinnovabili. L’aggiornamento, inoltre, ribadisce, a dispetto del percorso intrapreso dal nostro Governo nazionale, un ‘no’ al secco al nucleare: la Puglia – ha ricordato l’assessora – era stata individuata come area idonea per il deposito di scorie nucleari, proprio in un territorio, la Murgia, oggi riconosciuto persino Geoparco dall’Unesco”.
Tra gli obiettivi presentanti, la Regione Puglia si impegna per un miglioramento annuo del 2,6% dell’intensità energetica finale dell’industria, dei servizi, dell’agricoltura e della pesca, raddoppiando il tasso di miglioramento medio registrato in Italia nell’ultimo decennio; una transizione verso una mobilità passeggeri e merci più sostenibile, in primo luogo attraverso una forte penetrazione di veicoli elettrici ma anche tramite l’utilizzo dell’idrogeno. Inoltre, sostiene l’implementazione di adeguate misure di compensazione dovute dai proponenti di impianti di produzione di energia rinnovabile di grossa taglia a vantaggio dei Comuni, anche quali misure di contrasto alla povertà energetica.
Per la Giunta Emiliano, la decarbonizzazione del sistema di produzione di energia elettrica regionale si basa, principalmente, su due azioni: promozione delle fonti energetiche rinnovabili e contestuale riduzione della produzione di energia da fonti fossili.
Per l’eolico e il fotovoltaico una traiettoria compatibile con tale obiettivo è quintuplicare la potenza installata rispetto al trend degli ultimi anni. Si assume, inoltre, per la Puglia un obiettivo di installazione complessiva di 641 MW al 2030 di eolico off-shore, poco meno di un terzo dell’obiettivo italiano indicato nel PNIEC (luglio 2024).
In merito alla produzione di energia da fonte rinnovabile, nello scenario obiettivo è stato valutato anche il contributo della produzione di idrogeno verde. Coerentemente con la strategia regionale sull’idrogeno, approvata con Deliberazione n.1799 del 5 dicembre 2022, è stata ipotizzata al 2030 la produzione di: 45 mila ton/anno di idrogeno per l’utilizzo dei consumatori finali; 25 mila ton/anno di idrogeno per la miscelazione nella rete del gas naturale.
Nel Piano è indicato un set di circa 100 azioni che includono il supporto alla creazione di comunità energetiche locali, all’orientamento delle autorità locali competenti e degli operatori, all’incremento degli spazi verdi sia a livello urbano che extraurbano, il reddito energetico regionale, il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte.
La tabella seguente rappresenta gli obiettivi di crescita regionale della fonte rinnovabile al 2030 (MW)
- Si allegano slide di presentazione del PEAR