Concorso fotografico Conceptu Maris 2024 e citizen science

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Un grampo, uno zifio e un delfino comune sono le foto vincitrici del concorso fotografico “Profondo Blu” del progetto europeo LIFE Conceptu Maris in difesa di cetacei e tartarughe marine

Un grampo (Grampus griseus), un cetaceo non comune, ritratto mentre fende rapidamente la superficie dell’acqua, è l’immagine vincitrice del concorso “Profondo Blu” di LIFE Conceptu Maris (), il progetto europeo dedicato a sviluppare nuove strategie per la tutela di cetacei e tartarughe marine del Mediterraneo. Ai partecipanti del concorso, promosso e ideato da Triton Research, e giunto alla terza edizione, si chiede di inviare solo immagini di questi animali, ritratti nel Mare Nostrum.

Angel Crudo, di Beinette (Cuneo), è l’autore di questa suggestiva fotografia di grampo, scattata a maggio nel Santuario dei Cetacei, in Liguria, durante un’uscita di whale-watching con partenza da Genova. Il grampo (Grampus griseus), un delfinide lungo fino a tre metri, con una testa arrotondata e pelle grigio chiaro, spesso segnata da cicatrici, non è un avvistamento frequente nel Mediterraneo centrale. Nell’ambito del progetto Conceptu Maris, questi animali costituiscono meno del 2% delle osservazioni complessive di cetacei. Cogliere con tale precisione questa specie nel momento dell’emersione non è da tutti.

Al secondo posto si è classificata Silvia Balbo, di Cuneo, con uno zifio (Ziphius cavirostris), un altro cetaceo straordinario, capace di raggiungere i 3000 metri di profondità e quindi un vero campione di apnea, ritratto mentre emerge dall’acqua, nel Santuario dei Cetacei in Liguria. Anche in questo caso, la particolarità del momento e la ricchezza dei dettagli hanno meritato un posto sul podio.

Aixa Morata, biologa marina di Murcia, in Spagna, già vincitrice dell’edizione 2023 del Concorso Conceptu Maris, torna sul podio con un delfino comune (Delphinus delphis) in salto. Questo cetaceo, che di “comune” ha solo il nome, è raro nel Mediterraneo centrale, ma diventa progressivamente più frequente verso ovest, nel Mare di Alboran. Nell’immagine, realizzata nei pressi di Gibilterra, il soggetto è così grande da arrivare quasi a sfiorare il margine sinistro dell’immagine, ma la qualità dei dettagli e la nitidezza hanno pienamente convinto la giuria.

Altre due immagini hanno ottenuto una menzione speciale per il messaggio che trasmettono.

Luigi De Blasi di Gaeta ha ritratto una balenottera comune (Balaenoptera physalus) con una lesione spinale, fotografata da un drone nel febbraio del 2023 in Liguria, non lontano dal porto di Loano. Nonostante il grave trauma, questo animale è riuscito a sopravvivere ed è stato avvistato più volte nel Mediterraneo. Non è chiaro cosa abbia causato la ferita, ma si ipotizza che possa essere stata provocata dalla collisione con una nave.

Francesco Simonetta ha immortalato un tursiope (Tursiops truncatus) che salta di fronte a una piccola imbarcazione lungo la costa laziale, mentre il conducente documenta la scena con lo smartphone. La giuria ha apprezzato il momento speciale di vicinanza tra l’uomo e il cetaceo. Non ci sono molte immagini di questo tipo realizzate nel Mediterraneo.

Al concorso “Profondo Blu” di LIFE Conceptu Maris sono state inviate, nel corso dei tre anni di progetto, centinaia di immagini, un numero notevole considerando che i soggetti ammissibili sono solo cetacei e tartarughe marine del Mediterraneo, il che limita sensibilmente la platea dei partecipanti. Il concorso ha contribuito ad avvicinare al progetto LIFE Conceptu Maris molti appassionati, alcuni dei quali partecipano anche ad innovative attività di Citizen Science, che prevedono l’imbarco sui traghetti insieme agli scienziati per documentare la presenza degli animali lungo 17 rotte nel Mediterraneo. Nel periodo compreso tra gennaio 2023 e il 20 giugno 2024, circa 315 cittadini provenienti da 13 diversi Paesi si sono iscritti alle attività, coordinati dall’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, uno dei partner del progetto. Di questi, 154 hanno completato la formazione online e 82 hanno partecipato a sessioni di formazione a bordo dei traghetti che operano lungo 17 rotte nel Mar Mediterraneo. Un articolo, pubblicato dall’intero team di LIFE Conceptu Maris, è apparso sulla rivista ARPHA Proceedings con tutti i dettagli: https://ap.pensoft.net/article/126459/.

Infine, tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela della biodiversità possono dare un contributo importante alla ricerca e alla tutela della natura. È sufficiente compilare il questionario che Fondazione Cima, uno dei partner del progetto LIFE Conceptu Maris, ha sviluppato rivolgendosi a chiunque sia in qualche modo legato al mare, che lo viva per piacere o per lavoro. I ricercatori utilizzeranno le risposte per cercare soluzioni efficaci per ridurre il rischio di collisione dei cetacei e le tartarughe con le tante imbarcazioni che attraversano il Mediterraneo, un problema in sensibile aumento negli ultimi anni.