I traguardi raggiunti nel Mediterraneo nel 2023 raccontati da Sea Shepherd Italia

Operazione_Siracusa

Oltre 177.000 ore di volontariato: Sea Shepherd Italia, l’organizzazione senza fini di lucro, presenta ufficialmente gli obiettivi raggiunti attraverso campagne di salvaguardia della biodiversità e dell’ecosistema marino.

-6 campagne di azione diretta attive sul territorio italiano
-409 volontari
-Collaborazione con le seguenti aree marine protette: Plemmiro, Siracusa; Milazzo, Messina; Parco Nazionale Arcipelago Toscano; Cinque Terre, Liguria; Parchi Marini della Regione Calabria; Torre Guaceto, Carovigno
-5km di reti illegali confiscate

Per maggiori informazioni visita il sito: www.seashepherd.it

Sea Shepherd a difesa dei Mari

Sea Shepherd Italia è la realtà Italiana di Sea Shepherd, un’organizzazione internazionale nata nel 1977 senza fini di lucro la cui missione è quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani nel mondo intero, al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie marine. Da quasi 50 anni Sea Shepherd, attraverso l’azione diretta, contrasta in modo attivo la pesca illegale, effettua indagini e documenta le violazioni delle leggi a tutela dei mari.

Ad oggi Sea Shepherd è un movimento mondiale con entità nazionali e regionali indipendenti che operano in oltre 20 paesi.
Sea Shepherd Italia, fondata nel 2010 da Andrea Morello, agisce da sempre a fianco delle Istituzioni, Guardia Costiera, Guardia di Finanza in primis- per vigilare, segnalare e contrastare le attività illegali che deturpano e depredano il nostro mare con delle missioni specifiche: Operazione SISO, Operazione Siracusa, Anguilla Campaign, Jairo Med, Ghostnet Campaign, Operazione Foca Monaca. Da Settembre 2023 la forte collaborazione con le Autorità italiane e lo studio e la dedizione di un nucleo di volontari ha portato alla loro certificazione quali “Guardie Ittiche”, operatori riconosciuti dal sistema giuridico italiano per la tutela e la salvaguardia della fauna ittica.

Operazione SISO: nasce nel 2018 e impiega due barche, un gommone, un drone per la protezione del delicato ecosistema delle isole Eolie dalla pesca illegale non documentata e non dichiarata. In contrasto particolarmente contro l’uso delle reti “spadare”, note per aver ucciso capodogli, tartarughe, tonni, pesci spada, squali e mammiferi marini fino alla loro messa al bando e verso l’uso indiscriminato dei FAD. I Fishing Aggregating Devices sono metodi di pesca illegale formati da un filo di plastica ancorato in fondo al mare che tiene a galla in superficie delle larghe foglie dove si radunano i pesci, pescati poi dalle reti a circuizione. Nel 2023 Operazione Siso era alla sua sesta edizione, ma già da due anni le morti di capodogli a causa di reti spadare si sono azzerate. Inoltre si è registrato un calo del 70% della pesca illegale nelle acque pattugliate dai nostri volontari.

Operazione Siracusa: dal 2014 i volontari di Sea Shepherd pattugliano di notte e di giorno le coste dell’area marina protetta del Plemmirio, con l’intento di individuare, documentare e avvisare le forza dell’ordine preposte, al fine di cogliere sul fatto i pescatori di frodo. Inoltre i volontari ripuliscono l’area in cui agiscono, raccogliendo tutti i rifiuti che le persone abbandonano in mare e che, durante i temporali,
questo riversa sulle coste. Nel 2023 grazie a 97 giorni di pattugliamento abbiamo registrato ben 105 attività legate al bracconaggio, delle quali 35 sono state fermate grazie all’intervento delle Autorità.

Anguilla Campaign: questa campagna punta i riflettori sulle anguille e sulle condizioni che minacciano l’esistenza di questa importante specie, inserita dal 2009 nella Lista Rossa della IUCN e classificata come a rischio critico. L’obiettivo è di proteggere la specie e far rispettare la legalità. I volontari di Sea Shepherd, sotto copertura e in collaborazione con Carabinieri, Forestali, guardia di Finanza e Capitanerie di Porto, effettuano attività di investigazione, documentazione e contrasto al bracconaggio.

Nel 2023 le ore di volontariato dedicate a questa delicata operazione sono state ben 603, portando al rilascio di migliaia di esemplari e al sanzionamento, da parte delle Autorità, di noti bracconieri.

Progetto Jairo è finalizzata a proteggere la popolazione di tartarughe marine nel Mar Mediterraneo dal 2017. All’alba i volontari pattugliano le spiagge italiane – da maggio fino a fine periodo di nidificazione per individuare eventuali tracce di tartarughe risalite a terra per deporre le uova. Avvisata la Guardia Costiera, i volontari si occupano quotidianamente del monitoraggio delle temperature del nido fino al momento della schiusa e dell’emersione dei piccoli di tartaruga dalla sabbia. I volontari quindi sorvegliano la discesa delle tartarughe verso il mare evitando che queste vengano disturbate da fattori esterni, quali inquinamento ambientale o disturbo da parte dell’uomo.

Il Progetto Jairo si occupa anche di aiutare le tartarughe in difficoltà, coadiuvando le autorità nel recupero e nel trasporto degli animali feriti fino ai centri di assistenza. Durante la stagione estiva 2023 i nostri volontari hanno seguito la nascita di ben 1067 tartarughe e recuperato 7 esemplari adulti in difficoltà, portandoli in breve tempo nei centri di recupero specializzati.

Ghostnet Campaign: la campagna, nata recentemente nel 2022, ha l’obiettivo principale di rimuovere le attrezzature da pesca abbandonate e derivanti nel Mediterraneo, collaborando attivamente con i subacquei professionisti. Grazie alla creazione di un database che individua e cataloga le attrezzature abbandonate e la programmazione di interventi di rimozione Ghostnet campaign si impegna a creare processi di riciclo della plastica recuperata in mare. Inoltre la creazione del database permetterà la divulgazione dei dati raccolti a scopo informativo e scientifico. Nel solo 2023 i sub volontari impegnati in questa campagna hanno liberato il mare da 540 kg di attrezzature da pesca abbandonate e coadiuvato le riprese di un documentario che tratta il tema delle reti derivanti.

Campagna Foca Monaca: sempre nel 2022 Sea Shepherd ha lanciato una campagna per proteggere la Foca Monaca del Mediterraneo, o Monachus Monachus, specie classificata fino dal 2008 “a rischio critico di estinzione”. La campagna ha la particolarità di coinvolgere contemporaneamente due realtà nazionali di Sea Shepherd: Grecia e Italia, uno sforzo congiunto per proteggere questi animali e il loro habitat naturale. La foca monaca del Mediterraneo sta lentamente tornando sulle coste italiane, tanto che già possiamo vedere i frutti del lavoro svolto, rendendo possibile la variazione dello status della foca da “rischio estinzione” alla categoria meno critica di “vulnerabile” nella lista redatta dalla IUCN. Ma una delle sfide più grandi da affrontare è la scarsità di cibo.

Metà della dieta della Foca Monaca è costituita da polpi, che vengono pescati in eccesso in gran parte d’Italia, spesso illegalmente. Sea Shepherd mira a fermare la pesca illegale del polpo durante il periodo di riposo biologico e a combatterne la pesca eccessiva non sostenibile, per favorire il ritorno della Foca Monaca in Italia. Nel 2023, dopo solo due anni di campagna, i risultati si sono potuti registrare già a livello scientifico; infatti la Foca monaca nel 2023 è passata da “Specie in pericolo di estinzione” a “specie vulnerabile” secondo la lista rossa dell’ Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN)

A capo di Sea Shepherd Italia vediamo il suo presidente: Andrea Morello. Sue le frasi: “Un mare soffocato dalla plastica e decimato dalla pesca illegale è un mare che muore; È compito di ognuno di noi contrastare l’illegalità, per far parte del cambiamento necessario alla sopravvivenza degli oceani e di noi esseri umani; È tempo di cambiare la rotta che ci sta portando verso l’estinzione”.

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