Torino per produrre reattori nucleari, la proposta del Ministro Pichetto

Ministro Pichetto

(Foto courtesy MASE)

Durante un convegno sul nucleare, il Ministro Pichetto Fratin ha annunciato che “il nucleare di quarta generazione, quello pulito, è un'opportunità con ricadute occupazionale ed economiche importanti”

Torino. Il convegno sul nucleare di quarta generazione ha focalizzato il ‘piano del Ministro all'Ambiente Gilberto Pichetto per abbassare i costi dell'energia'. Torino è stata la terza tappa sulle Comunità Energetiche Rinnovabili organizzate dal Ministero dell'Ambiente, in collaborazione con Unioncamere e GSE.

La strategia messa in atto dal Ministero dell'Ambiente presenta due azioni congiunte: implementare le fonti rinnovabili da una parte e la produzione dell'energia nucleare dall'altra, che vede Torino in prima fila nella sperimentazione di Newcleo, start up del nucleare. Stefano Buono, A.D. delle Newcleo, insegue il sogno di un nucleare pulito, sicuro, riciclabile; ha già raccolto 400 milioni di capitale e conta di raggiungere il miliardo entro l'anno ed è convinto che Torino sia un'ottima città dove investire e innovare.

“Il Piemonte è la Regione con più configurazioni di autoconsumo: 4 Comunità energetiche e 23 gruppi di autoconsumatori, in questo territorio si concentra il 19% sul totale italiano”, ha evidenziato il Ministro durante la presentazione del piano ministeriale.

“Il provvedimento sulle Comunità energetiche impegna 5,7 miliardi e prevede la creazione di migliaia di comunità energetiche tra famiglie e imprese: il consumatore diventa produttore di energia e si ottiene un vantaggio di tipo economico”.

Il Piemonte, oltre a essere la regione più attiva, è anche una di quelle che avrà i maggiori benefici dal piano del Governo: “Il piano prevede il finanziamento del 40% degli impianti per i comuni sotto i 5mila abitanti e il Piemonte ne conta il 20% d'Italia, quindi ha un peso notevole”.

La situazione nel resto d'Italia però non è altrettanto buona. “Abbiamo una produzione da fonti rinnovabili che è meno di un terzo rispetto a quel che serve al 2030, dobbiamo ribaltare la proporzione tra rinnovabili e fossili”, ha spiegato Pichetto per cui “si determina la necessità di sviluppare tutte varie fonti che abbiamo e le Cer ci daranno una spinta, utile a produrre energia a costi più limitati, ma è necessario scegliere aziende serie per la realizzazione delle Cer, diffidando dalle offerte troppo generose e di imprese senza un solido retroterra”.

L'altra sfida energetica è quella del nucleare. “L'Italia è impegnata nella sperimentazione sulla fusione e fissione”, ha spiegato Pichetto: “Sulla fissione – ha precisato – stiamo lavorando sui reattori di nuova generazione e a livello italiano ci sono studi importanti, compresa la città di Torino con Newcleo. Secondo gli esperti del Ministero che costituiscono la piattaforma del nucleare sostenibile, la fissione di quarta generazione dovrebbe essere pronta per la fine di questo decennio”.

Per costruire ogni piccolo reattore nucleare di quarta generazione si stimano – da parte del Ministero – circa due miliardi di euro, con sicure ricadute occupazionali e di qualificazione professionale. “Significa davvero un passo verso il futuro”, ha concluso il Ministro Pichetto Fratin.

Intanto, i sindacati metalmeccanici torinesi bocciano l'ipotesi di produrre nel sito Stellantis di Mirafiori reattori nucleari di quarta generazione: “Bisogna avere lucidità di pensiero, non si può fare qualunque cosa a Mirafiori. Se si vuole rilanciare la fabbrica bisogna partire dalle proposte dei sindacati metalmeccanici al centro dello sciopero e della manifestazione del 12 aprile con cui chiediamo che vengano assegnate nuove produzioni di city car e avere un piano di assunzioni”, osserva la Fiom torinese.

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