L’IMO procede con un elenco di combustibili e tasse a net zero emissioni

Comitato per la Protezione dell'Ambiente Marittimo1

(Foto courtesy IMO)

MEPC ha concluso una settimana di dibattito per lo sviluppo di un quadro per le normative sulle emissioni di gas serra (IMO); per l’International Chamber of Shipping è stato un incontro con “intensi negoziati”

Londra. L’ottantunesima sessione del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marittimo (MEPC, Maritime Environment Protection Committee) dell’Organizzazione Marittima Internazionale si è conclusa ieri venerdì, dopo una settimana di incontri a Londra definita un ‘passo avanti’ o ‘working progress su obiettivi’ per la riduzione delle emissioni di carbonio del trasporto marittimo.

Sebbene l’incontro non ha visto l’adozione dei regolamenti, molti continuano a dire che i progressi sono lenti e sottolineano che c’è ancora molto da fare da qui alla prossima riunione del MEPC in autunno, che richiede passi avanti per adottare le iniziative delineate nel 2023.

La riunione degli Stati membri aveva l’obiettivo di discutere e sollevare preoccupazioni in merito agli elementi chiave della strategia MEPC adottata nel luglio 2023.
L’IMO ha salutato gli sforzi dello scorso anno, evidenziando un ampio accordo per la tabella di marcia climatica che richiede di raggiungere emissioni nette zero ‘entro o intorno, vicino al 2050’. Gli obiettivi specifici dell’accordo includono un taglio del 20% delle emissioni entro il 2030 e un taglio molto più profondo del 70% entro il 2040 (rispetto ai livelli del 2008).

Nei nove mesi trascorsi da allora, l’IMO ha lavorato a un quadro normativo per gli elementi chiave, mentre è emerso un consenso unanime sul fatto che l’obiettivo del 2030 fosse raggiungibile. Molti nel settore indicano i miglioramenti tecnici che possono essere apportati alle navi, un migliore uso delle condizioni meteorologiche e della pianificazione delle rotte, la lenta navigazione a vapore e i combustibili emergenti per arrivare al primo ostacolo, ma l’opinione è che gli obiettivi successivi siano ambiziosi senza passi chiari e richiedano ulteriore supporto.

Il Segretario generale dell’IMO, Arsenio Dominguez, che era stato lui stesso Direttore della Divisione Ambiente Marino prima della sua elezione lo scorso anno, ha salutato gli sforzi del MEPC dicendo: “Questa settimana avete fatto progressi molto importanti”. L’IMO nelle sue comunicazioni ha definito le azioni “l’accordo di una possibile bozza di schema finale” e le fasi del processo legale verso l’adozione di regolamenti globali. Hanno tuttavia osservato che il quadro potrebbe ancora essere modificato.

Le questioni chiave includevano uno standard sui combustibili basato su obiettivi che regolasse le riduzioni graduali delle emissioni di carbonio e un meccanismo economico per sostenere la transizione. “L’incontro di questa settimana ha detto Dominguez – ha fornito un punto di partenza per consolidare diverse proposte che sono ancora in fase di valutazione”.

Al termine delle sessioni, l’International Chamber of Shipping, che è stata una forte sostenitrice delle tasse e di un fondo, ha dichiarato di aver accolto con favore i progressi di questa settimana durante gli “intensi negoziati”. L’Associazione Internazionale del Commercio ha dichiarato con una sua nota: “Abbiamo acquisito una migliore comprensione delle preoccupazioni di quei Governi che hanno ancora dubbi e domande”.
L’incontro si è concluso con una ‘bozza molto precoce’ del nuovo capitolo per i regolamenti MARPOL, con la sensazione che ci sia stato un crescente consenso sui parametri generali, mentre molto dibattito rimane nei dettagli.

Il concetto di un meccanismo per fissare dei prezzi è stato sostenuto, mentre alcuni paesi continuano a sostenere la loro opposizione proprio a un meccanismo che fissi dei prezzi. Gli accordi hanno lasciato in sospeso elementi sulla forma finale, la tempistica e l’ambito di applicazione dei regolamenti, nonché gli strumenti di applicazione.

Hanno convenuto di avviare una Valutazione d’Impatto globale e hanno formato gruppi incaricati di sviluppare un piano di lavoro per lo sviluppo di un quadro normativo per l’uso dei sistemi di cattura del carbonio a bordo di navi e di studiare le emissioni di metano e protossido di azoto Tank-to Wake.

La società di consulenza UMAS ha rilasciato una dichiarazione del Dr. Tristan Smith, direttore dell’UMAS (University Maritime Advisory Services) e professore associato presso l’UCL Energy Institute (University College London), affermando: “Lo sviluppo di questo incontro di un nuovo capitolo MARPOL e i buoni progressi e lo slancio verso un’attuazione tempestiva e robusta di una solida politica IMO, compresa un’efficace tassa sui gas serra, mettono seriamente in discussione la saggezza della strategia commerciale di ‘aspettare e vedere’, o che dipenda dal fatto che l’IMO non mantenga ciò che si è impegnata a fare nel 2023”.

Tra gli altri o,d,g, sono state approvate nuove aree di controllo delle emissioni nelle aree dell’Artico canadese e del Mare di Norvegia. Sono state, inoltre, approvate nuove raccomandazioni per il trasporto di pellet di plastica dopo gli eventi di inquinamento disastrosi come la perdita della X-Press Pearl al largo dello Sri Lanka. L’incontro ha anche approvato un piano per sviluppare linee guida per l’idrogeno e l’ammoniaca come combustibili, riducendo il rumore sottomarino e la gestione delle acque di zavorra.

MEPC si è data una lunga lista di compiti da portare a termine nei prossimi mesi. La prossima sessione è prevista dal 30 settembre al 4 ottobre, dove la speranza è quella di finalizzare i dettagli e passare all’adozione delle normative sulle emissioni e sui prezzi.

Comitato per la Protezione dell'Ambiente Marittimo1

(Cinque giorni di riunione si sono conclusi con un quadro di ampio respiro e una lunga lista di compiti da svolgere; foto courtesy IMO)