Nel Porto di Barcellona arriva la prima sottostazione OPS

Autorità Porto di Barcellona

(Foto courtesy )

Il Porto di Barcellona ha ricevuto la prima sottostazione di alimentazione elettrica onshore OPS () della futura rete di connessione per navi che è in fase di implementazione con il progetto Nexigen.

Barcellona. La parte centrale e la più importante del primo sistema OPS per fornire elettricità alle navi portacontainer che arrivano al porto, consentendo loro di spegnere i motori mentre sono ormeggiate, riducendo così le emissioni che generano, è stata installata nel Porto di Barcellona.

L’ Onshore Power Supply (OPS), noto anche come , è una soluzione importante per ridurre l’inquinamento e migliorare la sostenibilità. La sottostazione OPS è composta da sei moduli assemblati in Danimarca dalla società PowerCon, che si è aggiudicata il contratto per l’installazione del sistema in formato ‘chiavi in mano’, e consentirà di collegare fino a due navi portacontainer contemporaneamente.
L’arrivo di questo elemento è importante per il progetto di elettrificazione della banchina terminale BEST di Hutchison Ports, dove erano già stati eseguiti i lavori sia sulla rete civile che elettrica e la stesura dei cavi fino alla banchina, in concomitanza con i lavori di ampliamento del terminal.

Il collegamento OPS sarà completato nei prossimi quattro mesi con l’arrivo delle apparecchiature da installare in banchina per collegare le navi e verranno eseguiti tutti i controlli e i test necessari. Se tutto va come previsto, l’obiettivo è quello di iniziare a fornire alle navi energia pulita certificata come rinnovabile al 100% a partire da luglio, riferisce l’Autorità Portuale di Barcellona.

Parallelamente a questi lavori, il porto di Barcellona sta organizzando incontri con diverse compagnie di navigazione per pianificare l’arrivo e il collegamento delle navi che sono già dotate di collegamenti OPS.

Il terminal BEST OPS e quello in costruzione presso il Ferry Terminal funzioneranno infatti come test pilota, consentendo di raccogliere dati e informazioni sul loro funzionamento per ottimizzare l’implementazione del resto dell’ OPS e della rete di media tensione che fornirà loro elettricità rinnovabile.

Il progetto Nexigen è una delle grandi iniziative del porto di Barcellona per dimezzare le emissioni di CO2 delle operazioni portuali entro il 2030 e diventare un porto a zero emissioni di carbonio entro il 2050.
In particolare, l’elettrificazione delle principali banchine del porto di Barcellona consentirà di eliminare 66.000 tonnellate di CO2 e 1.234 tonnellate di NOx dalle emissioni generate dall’attività portuale.
“L’arrivo dell’ OPS del terminal BEST è una pietra miliare molto importante nel lancio del progetto Nexigen”, ha sottolineato il Presidente del Porto di Barcellona, Lluís Salvadó.

“È il risultato di anni di lavoro per realizzare il primo sistema di questo tipo nel sud Europa e la prima parte di una rete che consentirà di ridurre significativamente le emissioni generate dall’attività portuale”.
La scorsa estate, continua la nota dell’Autorità Portuale, il Consiglio di Amministrazione del Porto di Barcellona ha approvato l’avvio della procedura per la costruzione di una batteria di sette condotte sotterranee che collegheranno i moli di Energy e Adossat. Più recentemente, il Porto di Barcellona ha effettuato un totale di 199 operazioni di bunkeraggio di gas naturale liquefatto (GNL) alle navi per un totale di 143.000 metri cubi nel dicembre 2023, conclude la nota.

Segnaliamo che i porti che utilizzano i sistemi OPS per le navi marittime sono stati sviluppati prima in Nord America e poi in Europa. Come illustra la tabella seguente, l’assenza di norme pertinenti e le differenze nei layout elettrici delle reti e delle navi hanno portato a differenze sotto diversi aspetti.
La potenza degli impianti nei vari porti dipende dal fabbisogno energetico delle navi che fanno scalo. Dive5rsi porti stanno attualmente implementando l’OPS, estendendo così l’ambito di applicazione della stessa. Questi includono: il porto di Le Havre (Francia), il Porto di Marsiglia (Francia), il Porto di Civitavecchia (Italia). In molti altri porti italiani si sta predisponendo la stessa tecnologia per un cold ironing più efficace e senza il limite grande dei costi per le compagnie di navigazione.

Il D Lgs. 4 agosto 2016, n. 169, modificato dal D Lgs. 13 dicembre 2017, n.232, prevede che le Autorità di Sistema Portuale promuovano la redazione del Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale del Sistema Portuale (DEASP) sulla base di linee guida adottate dal Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il documento definisce gli indirizzi strategici e identifica le misure volte a migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’uso delle energie rinnovabili in ambito portuale.

potenza degli impianti nei vari porti