Capital Market Day 2023 Enel riparte da Cattaneo, centrali a carbone chiuse entro 2027

Centrale Enel Federico II

( – Brindisi; Foto d’archivio)

Primo Capital Market Day (CMD) targato . L’appuntamento di questa mattina di fatto rappresenta la prima importante occasione per l’ex numero uno di Terna alla guida di Enel dallo scorso maggio di illustrare la sua strategia.

Milano. E’ stato presentato stamane alla comunità finanziaria e ai giornalisti il e tutti si aspettano un punto di svolta o continuità strategica!

Strategia che secondo gli analisti affronta i tre capitoli più importanti: i piani di ristrutturazione; il proseguimento delle operazioni di cessione, e la conferma della politica dei dividendi e delle spese per investimenti. La corsa verso la transizione energetica non è più a tutti i costi, la sostenibilità diventa anche “sostenibilità finanziaria”. Poi c’è l’attenzione per la redditività, la flessibilità e la resilienza; e ancora, si punta su efficienza dell’organizzazione.

“La strategia che annunciamo oggi – ha detto Flavio Cattaneo, ad di Enel – punta a trasformare il Gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro. Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled”.

Così l’Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel durante la conference call con gli analisti al ‘Capital Market Day’ 2023 di Enel in corso a Milano, sulla strategia 2024-2026, ha spiegato che “la disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento dei nostri obiettivi, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la posizione finanziaria del Gruppo e di incrementare la creazione di valore, garantendo così solidi rendimenti ai nostri azionisti”.

Flavio Cattaneo, continuando, ha detto: “Il rialzo del tasso di interessi e un’inflazione elevata hanno richiesto adattamenti per il nostro piano, con una revisione dell’allocazione del capitale. La domanda di elettricità non tornerà ai livelli del 2022 nel breve termine e il costo dell’energia è aumentato del 5-10%. Le incertezze di breve termine fanno sì che l’azienda debba essere più flessibile possibile”.

Circa 10 miliardi di investimenti non saranno sborsati da Enel, con i 3,5 miliardi derivanti dal Pnrr per le reti in Italia. Il resto, per 6,1 miliardi, sono fondi che metteranno i partner (soprattutto fondi di investimento) con i quali il Gruppo elettrico investirà nelle rinnovabili, soprattutto negli USA.
Sul fronte centrali, Flavio Cattaneo, già alle prime battute del suo intervento ha dichiarato: “Confermiamo il nostro obiettivo, ovvero quello di chiudere le nostre centrali a carbone entro il 2027. E confermiamo l’obiettivo del net zero entro il 2040”.

“Mentre sulla riconversione degli impianti a carbone – ha spiegato Cattaneo – che il Gruppo valuterà le migliori tecnologie disponibili sulla base delle esigenze che saranno indicate dai gestori delle rete di trasmissione”.
In sostanza, Enel rallenta la corsa delle rinnovabili, introducendo criteri di maggiori selettività nelle realizzazione degli impianti, e sposta il mix degli investimenti del Gruppo a favore delle reti, con una maggior utilizzo delle risorse (pari al 49%, di cui 12 miliardi sulle reti) verso l’Italia, puntando a ridurre il proprio debito e a migliorare la sua redditività.

Uno dei principi sui quali si baserà la strategia di Flavio Cattaneo sarà la capacità di coprire le spese per gli investimenti e per i dividendi con i flussi di cassa operativa, senza dover intaccare le riserve del Gruppo. Nello specifico, il Gruppo prevede di investire su eolico onshore, solare e batterie di accumulo. Un fattore chiave sarà l’innovazione, facendo ricorso al repowering per aumentare l’efficienza degli impianti e ridurre i costi di generazione, oltre che alle batterie di accumulo per migliorare la flessibilità del sistema elettrico e la gestione dei carichi.

Nel piano industriale 2024-2026, oltre all’Italia, le risorse andranno per il 25% in Spagna, 19% Sudamerica, 7% negli Stati Uniti. La torta prevede che 18,6 miliardi di investimenti sia destinato alle reti, 12,1 miliardi alle rinnovabili e 3 miliardi ai clienti.
Il processo di dismissioni in corso, secondo Enel, produrrà un impatto positivo sull’indebitamento finanziario netto stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024 con un incasso per circa 8 miliardi di euro, che si prevede si realizzerà nel 2024.

Le operazioni in corso si distinguono tra quelle già finalizzate nel corso dell’anno, pari a circa 2,8 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (uscita dalla Romania, cessione di attività di generazione in Argentina, vendita del 50% delle attività rinnovabili in Australia e vendita di un portafoglio solare in Cile); operazioni sottoscritte in attesa di finalizzazione, per un importo previsto pari a circa 5,4 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto (vendita di asset di generazione in Perù, dismissione degli asset di distribuzione e fornitura in Perù, vendita del 50% di Enel Green Power Hellas e vendita di un portafoglio solare e geotermico negli Stati Uniti); operazioni in fase di negoziazione avanzata, per un importo atteso di circa 3,3 miliardi di euro in termini di impatto sull’indebitamento netto. Enel prevede di conseguire nel triennio una riduzione complessiva dei costi pari a circa 1,2 miliardi di euro e dalle cessioni riduzione del debito netto per 11,5 miliardi.

Fra le tante promesse dell’Enel, fatte nell’arco temporale dei cinquant’anni di presenza in territorio messapico, ricordiamo i lavori di consolidamento della banchina di Costa Morena, dove ormeggiano le carboniere che alimentano l’impianto di Enel; promessa fatta nel luglio 2012 insieme ai lavori di ambientalizzazione previsti anche nell’Autorizzazione Integrata Ambientale all’epoca. Si spera che la pianificazione della transizione della centrale Enel di Cerano-Brindisi venga mantenuta e che le incertezze globali di breve termine non impongano alla società elettrica di variare strategia per una visibilità dei rendimenti a scapito dei lavoratori e di un territorio che ha data molto all’Italia.

conferenza Capital Market Day Enel

(Momento della prima conferenza Capital Market Day Enel; foto courtesy Enel Group)

Flavio Cattaneo

(Flavio Cattaneo ad Enel Group)