(Giornata di presentazione dei dati del progetto EMeRIM a bordo della nave Zenit; foto courtesy Op San Basso)
La collaborazione tra pescatori e innovazione tecnologica diventa fondamentale per contrastare la problematica dei rifiuti marini. Una sfida e opportunità che è stata colta grazie allo sviluppo del progetto EMeRIM (Ecosistemi Marini e Risorse Ittiche Minori). I dati conclusivi di ‘EMeRIM’ sono stati forniti durante un incontro tenuto a bordo della nave Zenit.
Termoli. Obiettivo del progetto è proprio la tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino e della risorsa ittica attraverso interventi di pulizia innovativi, che vedono l’utilizzo di Rov (Remotely Operated Vehicle) e droni utili per il monitoraggio aereo e subacqueo dei rifiuti marini. Apposite attrezzature tecnologiche si occuperanno della pulizia e dello smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi. Questa ‘best practice’ di pulizia coinvolgerà tre specchi d’acqua considerati ‘aree critiche’ per la salvaguardia del mare Adriatico.
La raccolta del rifiuto viene effettuata da alcuni motopescherecci coinvolti, grazie a una innovativa ed unica attività di pesca sperimentale che ricorda la tecnica ‘a volante’ con imbarcazioni adibite al servizio antinquinamento. Queste imbarcazioni saranno appositamente attrezzate per il servizio antinquinamento e la raccolta dei rifiuti. Iniziativa unica nel suo genere che testimonia l’impegno costante nel combattere l’inquinamento marino e promuovere la sostenibilità ambientale.
Progetto sperimentale, primo in Italia, grazie all’impegno dei pescatori dell’Organizzazione Produttori Pesca del Molise ‘O.P. San Basso’ in collaborazione con Federpesca e la società di start up ‘Innovation Sea’ della Guidotti Ships a valere del programma operativo Feamp Molise – Mis.1.40 “Protezione e ripristino biodiversità degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”.
La ‘O.P. San Basso’ (San Basso patrono di Termoli e protettore dei pescatori) rappresenta l’espressione della pesca molisana nell’ambito delle Organizzazioni Europee Produttori della Pesca e ha come scopo mutualistico principale l’obiettivo di assicurare l’esercizio razionale della pesca ed il miglioramento delle condizioni di vendita della produzione dei propri aderenti.
Presso il porto di Termoli, l’altro giorno, si è tenuto l’evento conclusivo del progetto EMeRIM (Ecosistemi Marini e Risorse Ittiche Minori), alla presenza di Basso Cannarsa, presidente dell’O.P. San Basso, Francesca Biondo, Direttrice di Federpesca, Domenico Guidotti di Innovation Sea, le Istituzioni regionali e comunali, il Comandante della Capitaneria di Porto. Presenti anche tanti giovani studenti delle scuole superiori di Termoli che sono stati coinvolti nel progetto, rappresentando un valore aggiunto.
“EMeRIM è tra i progetti più innovativi mai visti dal punto di vista del metodo, della tecnologia e del coinvolgimento di diversi attori.” ha dichiarato Francesca Biondo, Direttrice di Federpesca.
“I pescatori non sono stati soli, ma si è creata una sinergia con tutti gli operatori che vivono il porto di Termoli. Il coinvolgimento delle scuole è stato un’opportunità per studenti e studentesse di conoscere la realtà dei pescatori e il ruolo da protagonisti che svolgono da anni nella sostenibilità e per la pulizia dei mari. Oltre che un’opportunità per i pescatori di confrontarsi con i più giovani su idee innovative per il futuro del settore”.
“I risultati del progetto EMeRIM – ha dichiarato Basso Cannarsa, Presidente della O.p. San Basso – hanno evidenziato come i pescatori possano rappresentare un valore aggiunto anche nelle azioni di antinquinamento e raccolta rifiuti, sfruttando di fatto il loro ruolo di sentinelle del mare che possono tempestivamente segnalare e agire nelle azioni di pulizia. La sperimentazione della pesca ‘a volante’ con imbarcazioni autorizzate ed attrezzate ad operazioni di antinquinamento è stata un successo che ne ha dimostrato l’efficacia ed efficienza oltre che la fattibilità proficua di azioni future da attuare in sinergia con tempi veloci di esecuzioni”.
L’auspicio è quello di portare avanti le idee innovative sviluppate nell’ambito del progetto e replicarlo anche in altre Regioni nella prossima programmazione europea.
Dai dati emersi durante l’incontro a bordo della nave Zenit, a conclusione dell’iniziativa, si intuisce facilmente quanto siano importanti le ricerche portate avanti per la salvaguardia dell’ecosistema marino.
L’Amministrazione comunale tramite i suoi rappresentanti ha voluto complimentarsi per la buona riuscita dell’evento con tutti coloro che sono stati i veri protagonisti del progetto il cui ultimo spunto verteva sulla “Tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino e delle risorsa ittica per il Molise”. Anche come Flag Molise Costiero sono state portate avanti delle iniziative finanziando progetti turistici e commerciali – è stato sottolineato – come, per esempio, l’ampliamento di alcune strutture e per la piccola pesca, con la realizzazione di box ittici per i quattro comuni costieri dove gli operatori possono vendere i prodotti ittici al cittadino.
Uno dei problemi più grandi resta sicuramente quello dell’inquinamento, e grazie ad EMeRIM che tramite le analisi delle acque, si potranno raccogliere rifiuti per i quali bisognerà poi prevedere progetti per lo smaltimento degli stessi.
Per Termoli, pesca e turismo sono settori strategici che possono accrescere l’economia evidenziando le potenzialità di tale territorio e avendo fondali puliti non può che qualificare le coste molisane.
La sinergia tra le varie enti coinvolti e l’applicazione di soluzioni tecnologiche avanzate rendono il progetto EMeRIM un modello da seguire per la tutela dell’ambiente marino e lo sviluppo di una pesca sostenibile.
(nave Zenit impegnata nel progetto EMeRIM)