Inizia il periodo di revisione – fino al 1° gennaio 2026 – per il regolamento dell’Indicatore di Intensità di Carbonio (CII) dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO)
Londra. Con il Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC) dell’IMO che chiede presentazioni e proposte basate sugli sforzi di raccolta dei dati, il Gruppo commerciale degli armatori, la Camera Internazionale di Navigazione (ICS) ha colto l’occasione per raccogliere dati sul consumo di carburante e altre metriche.
L’obiettivo, secondo ICS, è quello di migliorare il sistema di rating CII dell’IMO, che è in esecuzione dal 1 gennaio 2023. Ai sensi del regolamento CII, gli armatori di navi da 5.000 gt e oltre sono tenuti a raccogliere e comunicare i dati che misurano l’intensità operativa annuale di carbonio di una nave.
I dati alimentano un sistema di rating, il rating CII, che classifica le navi in bande alfabetiche da A a E, con A che è la valutazione più alta per le navi con la più bassa intensità di carbonio nelle loro operazioni.
Le navi che rientrano nelle ultime due categorie, D ed E, sono tenute a compiere sforzi correttivi per ridurre la loro intensità di carbonio.
Le navi con rating D per tre anni consecutivi e le navi valutate E per un anno saranno tenute a presentare i loro ‘piani di azione correttiva’ alle Autorità di Regolamentazione.
I regolamenti CII dell’IMO sono classificati come in una ‘fase di costruzione dell’esperienza’, e il periodo di revisione formale dura fino al 1° gennaio 2026.
Nella nota diffusa da ICS si legge: “A seguito dell’invito dell’IMO, durante il MEPC 80 a luglio, per gli Stati membri interessati e le organizzazioni internazionali, a raccogliere dati e presentare informazioni e proposte, ICS ha sviluppato un sistema che consente agli armatori e ai gestori di presentare dati, compresi il consumo di carburante, il lavoro di trasporto e le metriche di prova. Tali informazioni consentiranno una comprensione più chiara di quanto sia applicato e in modo corretto ed efficace il sistema CII e fornisce l’input necessario all’IMO per il miglioramento del sistema”.
Il direttore tecnico dell’ICS Chris Waddington ha detto che gli armatori potrebbero “utilizzare il sistema per offrire informazioni di prima mano su ciò che funziona bene e possibili sfide all’interno del sistema. Questi dati saranno condivisi con l’IMO e manterranno i dialoghi aperti al modo migliore per raggiungere i nostri obiettivi di emissioni nette di carbonio zero per 2030, 2040 e 2050”.