UE firma Trattato sull’Alto Mare a protezione degli oceani

UE firma Trattato sull'Alto Mare a protezione degli oceani

La presidente von der Leyen firma il Trattato sull'Alto Mare a nome dell'UE impegnandosi a garantire una protezione degli oceani senza precedenti

New York. La presidente von der Leyen ha firmato ieri a nome dell'UE il Trattato per l'Alto Mare, noto anche come trattato “Biodiversity Beyond National Jurisdiction” (BBNJ).

Questo storico trattato concordato nel marzo di quest'anno è fondamentale per proteggere l'oceano, affrontare il degrado ambientale, combattere il cambiamento climatico e prevenire la perdita di biodiversità in alto mare.

La cerimonia della firma si è svolta a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, con la partecipazione del Commissario Sinkevičius e del Primo Ministro spagnolo Sánchez in qualità di rappresentante della presidenza del Consiglio.

La firma dell'accordo rappresenta una pietra miliare significativa nel percorso verso il rispetto dell'impegno globale di proteggere almeno il 30% degli oceani entro il 2030, come concordato nell'accordo globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal.

Il testo del Trattato è stato adottato formalmente il 19 giugno, per consenso, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, e ora necessita di 60 ratifiche per entrare in vigore. Una volta in vigore, il Trattato porterà a una migliore governance degli oceani nelle aree al di fuori della giurisdizione nazionale, che coprono quasi i due terzi degli oceani del mondo, e istituirà aree marine protette su larga scala in alto mare.

La sua rapida attuazione aprirebbe un percorso chiaro per il raggiungimento di molteplici obiettivi di sviluppo sostenibile. Il Trattato stabilisce inoltre un quadro per una giusta ed equa condivisione dei benefici monetari e non monetari derivanti dalle risorse genetiche marine e per lo sviluppo di capacità e il trasferimento delle tecnologie marine ai paesi in via di sviluppo.
L'alto mare fornisce all'umanità inestimabili benefici ecologici, economici, sociali e di sicurezza alimentare e necessita di protezione urgente. Attualmente, solo l'1% circa delle acque d'alto mare è protetto, mentre sono sotto la crescente pressione umana legata all'inquinamento, allo sfruttamento eccessivo, ai cambiamenti climatici e alla diminuzione della biodiversità.

L'UE e i suoi Stati membri hanno svolto un ruolo chiave nel raggiungimento dell'accordo già nel marzo di quest'anno, guidando la coalizione BBNJ High Ambition di 52 paesi.

L'UE ha stanziato 40 milioni di euro per sostenere i paesi in via di sviluppo nella ratifica del BBNJ e nella sua rapida attuazione.