Alfa Laval acquisisce una partecipazione in un’innovativa tecnologia di riduzione dell’attrito, supportando così il proprio impegno ambientale, si tratta di una quota di minoranza nella società tecnologica olandese Marine Performance Systems. La sua innovativa tecnologia di lubrificazione ad aria riduce significativamente l’attrito delle navi durante la navigazione, assicurando un risparmio di carburante. La soluzione brevettata può essere installata su imbarcazioni di qualsiasi dimensione o tipologia di carburante utilizzato ed è adatta anche al retrofit.
L’acquisizione è stata siglata in data 8 luglio 2021.
L’attrito di una nave durante la navigazione è il fattore più significativo del suo consumo di carburante e il costo del carburante rappresenta fino al 60 percento delle spese operative di una nave. Il consumo di carburante ha anche un impatto diretto sulle emissioni di gas serra, poiché la riduzione di 1 tonnellata di consumo di combustibili fossili equivale alla riduzione di circa 3 tonnellate di emissioni di CO2. La tecnologia di lubrificazione ad aria di Marine Performance Systems genera microbolle sotto lo scafo della nave, riducendo l’attrito tra la nave e l’acqua del 50-70%, consentendo un risparmio netto di carburante dell’8-12%, durante la normale velocità di navigazione. La tecnologia è stata testata per la prima volta su una nave in esercizio nel 2020 e i risultati sono stati confermati dall’armatore durante diversi mesi di attività.
“Questa innovativa tecnologia di riduzione dell’attrito espande ulteriormente la nostra “cassetta degli attrezzi” del nostro impegno ambientale e con investimenti come questo continuiamo a supportare i nostri clienti marittimi nella loro transizione verso attività più efficienti e sostenibili”, afferma Sameer Kalra, Presidente della Divisione Marine.
Sapevi che…? Quest’ultimo investimento di Alfa Laval collega il presente con il passato, poiché il fondatore di Alfa Laval, Gustaf de Laval, registrò un brevetto per una soluzione simile nel 1883 (sebbene come moltiplicatore di velocità, e non come risparmio di carburante), ma l’innovazione non è stata commercializzata all’epoca.