IMO nuove disposizioni 2017

LONDRA – Anche questo 2017 inizia con delle novità normative e regolamenti da parte dell’Organizzazione Internazionale Marittima () per il settore marittimo. Nel campo delle nuove leggi, ricordiamo il Codice Internazionale per le navi che navigano nelle acque polari (Polar Water Code). Il codice entrato in vigore il primo gennaio 2017, si propone di promuovere la sicurezza e ridurre la minaccia ambientale da navi che navigano nelle regioni polari.

Il codice si compone di nuovi argomenti riguardanti la progettazione e la costruzione di navi, le attrezzature di bordo e soprattutto i livelli standard per la formazione professionale e le relative procedure operative per i marittimi imbarcati su queste navi. L’introduzione di tale codice ha portato una serie di modifiche alle Convenzioni Marpol e Solas. Sul fronte della prevenzione dell’inquinamento marino, causato da navi, si rileva il nuovo Allegato I alla Marpol con la nuova regola sui serbatoi per i residui oleosi (fanghi) che si applica a partire da questo primo gennaio 2017  a tutte le navi di stazza lorda superiore alle 400 GT.

Sulla per la salvaguardia della vita umana in mare (Solas) vi è da segnalare tutti i nuovi regolamenti riguardo alle navi che utilizzano combustibili a basso punto d’infiammabilità e per le navi ro-ro sui sistemi di ventilazione dei locali e garage. Sulla formazione della gente di mare (STCW), il primo gennaio 2017 ha segnato la fine del periodo. Sul trasporto di carichi solidi alla rinfusa ricordiamo gli emendamenti Codice internazionale (aggiornamenti e programmi per i diciannove nuovi orari di carico), partiti su base volontaria da gennaio 2016, sono divenuti obbligatori dal primo gennaio 2017.

Mentre per le navi che trasportano merci pericolose imballate, alcune modifiche, volontarie da gennaio 2017, saranno obbligatorie dal primo gennaio 2018 e l’IMO sta pensando di redigere due codici separati per la gran mole di modifiche da adottare. Infine sono state adottate tre aree di controllo delle emissioni nei mari della Cina per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico da navi. Le tre aree sono quelle relative al Delta Pearl River, il Delta River Yangtze e quella del Mare Bohai; dal primo gennaio 2017 le navi ormeggiate in un porto di quelle aree devono utilizzare combustibili con un tenore massimo di zolfo dello 0.5%, salvo un’ora dopo l’arrivo e un’ora prima della partenza.